Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale

Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale

A Civitavecchia l'Assemblea Generale dell’Associazione MEDPorts

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Il 26 e il 27 novembre 2018, si sono tenuti a Civitavecchia, presso la sede dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale il Comitato Esecutivo e l'Assemblea Generale dell’Associazione MEDPorts.

I venti porti membri dell'Associazione si sono riuniti al fine di valutare l’andamento generale di questi primi cinque mesi dalla fondazione dell’Associazione, avvenuta lo scorso 27 giugno a Marsiglia.

I partecipanti all’Assemblea Generale hanno approvato la relazione delle attività del 2018 e stabilito le priorità per il 2019 per i sei comitati tecnici di MEDPorts.

I principali obiettivi operativi verteranno sull'impiego della single window doganale, sulla promozione e lo sviluppo, attraverso anche lo scambio di esperienze,  delle tecnologie volte a ridurre le emissioni in atmosfera e i rumori  generati dalle navi,  sulla visibilità internazionale attraverso una comunicazione costante e la costituzione di un programma di formazione che coinvolga anche gli istituti di formazione degli operatori portuali.

Tutti i membri dell'Associazione MEDports hanno riaffermato il loro impegno ad una maggiore cooperazione nel 2019, che vedrà l’ingresso di tre nuovi membri quali il porto di Cartagena, l’Associazione dei porti della Generalitat della Catalogna e l’Associazione dei porti del Marocco.

Nel corso dell’assemblea presieduta dal presidente del Porto di Marsiglia, Madame Cabau,  nella giornata del 26 novembre, e dal Presidente di Majo nella giornata del 27 novembre, è stato deciso di organizzare la prossima assemblea e forum dell’associazione a giugno a Marsiglia e di scadenzare e programmare  numerosi incontri di carattere internazionale per il 2019, tra cui uno con i Coordinatori dei corridoi europei, ed una presentazione ufficiale in autunno alle nuove istituzioni europee a Bruxelles.

 “Volevo ringraziare - sottolinea di Majo – tutti i membri dell’Associazione che sono intervenuti nel nostro scalo soprattutto per il lavoro svolto in questi pochi mesi dalla nascita di Medports di cui il porto di Civitavecchia è parte integrante attraverso l’attività e il costante contributo che gli uffici di questa AdSP stanno fornendo”. “Ho voluto sottolineare nel mio intervento – prosegue l’Avv. di Majo – quanto sia importante per l’Associazione portare avanti tematiche che riguardano la sostenibilità ambientale, di cui il porto di Civitavecchia ne è un esempio attraverso tutte le attività che ha messo in campo in questi anni  e auspico che i porti membri di Medports potranno presto individuare  politiche ed azioni comuni volte a ridurre le emissioni nocive nei porti, accompagnate (come è stato fatto da questa Autorità) da incentivi  in favore di quelle compagnie di navigazione che si doteranno di tecnologie volte ad abbattere sensibilmente tali emissioni.  A tale riguardo – continua il numero uno di molo Vespucci ho  illustrato il Protocollo in base al quale tre compagnie di navigazione (GNV, gruppo grimaldi e Tirrenia) hanno volontariamente accettato di ridurre il tenore di zolfo nel combustibile, oltre ai limiti già prescritti per legge, e ciò già prima     dell’ingresso delle loro navi nel porto di Civitavecchia.  Tale Protocollo unitamente a quelli già da tempo esistenti per salvaguardare la laguna di Venezia, potrebbero essere condivisi anche da altri porti che fanno parte di Medports”.

Dopo soli 5 mesi dalla sua istituzione, è già emerso il valore aggiunto che può rappresentare Medport in termini non solo di future politiche ed azioni comuni nel campo ambientale, ma anche dello sviluppo della intermodalita’ nella prospettiva della creazione di corridoi mediterranei che potranno ulteriormente favorire gli scambi commerciali  tra le due sponde del mediterraneo.

“In tale contesto  Medport - conclude di Majo- potrebbe assumere, come è stato evocato in questa 2 giorni a Civitavecchia, il ruolo di associazione “ponte” tra Bruxelles e i paesi della sponda sud e sud est del Mediterraneo, affinché i corridoi euromediterranei possano essere realmente interconnessi (e godere di politiche di favore da parte dell’UE) con i porti del Nord Africa e del Medio Oriente (supportando  in tal modo anche l’iniziativa europea di connessione del Trans-Mediterranean Transport Network (TMN-T) alle reti TEN-T)”.  

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