Motori fuoribordo: Suzuki sul mercato italiano nel 2018 è cresciuta del 21,5%

Motori fuoribordo: Suzuki sul mercato italiano nel 2018 è cresciuta del 21,5%

Suzuki sul mercato italiano nel 2018 è cresciuta del 21,5%

Motori marini

Da Suzuki
21/01/2019 - 13:57

Un motore su tre venduto nel 2018 nel segmento “fuoribordo con patente” è un Suzuki.
Paolo Ilariuzzi, direttore commerciale di Suzuki Marine Italia: “Suzuki Marine ha registrato un incremento nella vendita di fuoribordo per il quinto anno consecutivo.”
Suzuki è il primo Brand sul mercato nel segmento motori con patente con una quota del 29,2%, 1 motore su 3 è Suzuki.

Finito l’anno solare 2018, anche nella nautica è tempo di bilanci. Nella sua Assemblea dei Soci, tenutasi tradizionalmente a fine dicembre a Roma, UCINA ha anticipato i preconsuntivi finanziari del settore per il 2018, rivelando che l’industria nautica italiana ha fatto riscontrare una crescita del 9,5% rispetto all’anno precedente. “L'andamento del fatturato globale del settore ha registrato negli ultimi anni una ripresa significativa e consolidata – ha commentato Carla Demaria, presidente UCINA, che ha aggiunto – gli ottimi risultati di vendita dei principali saloni nautici internazionali, testimoniano il risveglio del mercato europeo e italiano."

Una conferma in tal senso viene anche da Suzuki, attraverso le dichiarazioni di Paolo Ilariuzzi, direttore commerciale Suzuki Italia Marine, intervistato per avere un quadro specifico relativo all’andamento del settore dei motori fuoribordo.

“Secondo le nostre stime, il mercato dei fuoribordo in Italia nel 2018 è cresciuto del 8,6% - afferma Ilariuzzi – consolidando un trend positivo in atto già da qualche stagione. Con 17.000 motori venduti il mercato si sta quindi stabilizzando su valori che si avvicinano agli anni immediatamente prima della crisi, e questa è un’indicazione importante perché chi acquista la sua prima barca, di solito prende un natante motorizzato fuoribordo. È il segnale che gli italiani stanno progressivamente tornando alla nautica.”

I fuoribordo Suzuki nel loro complesso come sono andati?

In termini complessivi la nostra quota di mercato è cresciuta del 21,5% e ora Suzuki rappresenta il 22,5% del totale dei motori venduti in Italia.

In pratica uno su quattro è un Suzuki…

È il quinto anno di seguito che otteniamo ottimi risultati, forti di una gamma che tecnologicamente rappresenta il meglio nell’ambito dei fuoribordo 4 Tempi. Ciò perché Suzuki continua ad investire molto nel settore Marine. Ogni modello che entra in produzione porta con sé numerose innovazioni spesso esclusive, particolari e talvolta anche piccole ma che fanno la differenza per il cliente, per il suo piacere di andare in barca.

In quale fascia di mercato siete andati meglio, quali sono stati i vostri motori più venduti?

La commercializzazione del nostro top di gamma, il DF350A, iniziata a fine 2017, ha fatto si

che nella fascia dei fuoribordo più potenti, da 300 HP in su, abbiamo fatto un vero e proprio balzo in avanti, + 91,7%, soprattutto se rapportato alla crescita totale del segmento, che è stata del 18,5%. Grazie ad esso oggi rappresentiamo il 26,4% del segmento.

Questi numeri sottolineano anche una tendenza rispetto al mercato delle barche semicabinate o addirittura cabinate: il cliente le vuole sempre più spesso motorizzate fuoribordo piuttosto che con i piedi poppieri o con trasmissioni in linea d’asse.

È un fenomeno che è nato anni fa nel mercato USA – negli Stati Uniti si stimano circa 12 milioni di barche fuoribordo - alla quale i cantieri hanno risposto proponendo oggi yacht “outboard” anche da 60 o 70 piedi. I costruttori di motori dal canto loro hanno lanciato fuoribordo sempre più grandi e potenti come il Suzuki DF350A, che è però l’unico con propulsione a doppia elica controrotante, una caratteristica molto apprezzata dai clienti. Le barche con installazioni multiple, con due, tre, quattro o più fuoribordo, d’altronde, pian piano stanno arrivando anche da noi in Italia. Le posso dire che molti armatori di grandi motoryacht sono oggi nostri clienti sia perché utilizzano Suzuki per i loro tender sia perché, talvolta, volendo cambiare barca, preferiscono scendere un po’ di taglia e acquistare un grande RIB, un fisherman o comunque una barca più gestibile in termini di costi di gestione, più pratica, ma senza rinunciare al lusso, all’esclusività che certi modelli possono garantire.

Crescere così tanto fra i top di gamma, che sono anche i fuoribordo più costosi, avrà delle ripercussioni positive anche sul vostro fatturato…

Le somme le tireremo a fine marzo, quando chiuderà il nostro anno fiscale, ma indubbiamente siamo fiduciosi di aver fatto bene anche sotto questo profilo. D’altronde tutti i nostri fuoribordo conducibili con patente sono andati molto bene e oggi Suzuki in questo ambito ha una quota di mercato del 29,2%.

Ovvero un motore su tre da 50 HP in poi è Suzuki…

È un dato che troviamo confermato anche nel segmento compreso fra 150 e 200 HP dove Suzuki ha una quota di mercato pari al 30% del totale.

Molti di coloro che acquistano la prima barca comprano natanti motorizzati con fuoribordo da 40HP: com’è andato il mercato del “senza patente”?

I 40HP numericamente valgono circa un terzo del mercato e nel 2018 questo specifico segmento è cresciuto del 12%. Per quello che riguarda il DF40A, il senza patente Suzuki, siamo molto soddisfatti del successo ottenuto dal nostro fuoribordo. Ovviamente si tratta di un ambito dove, proprio per i numeri che esprime, c’è forte competizione fra i vari costruttori, e aver raggiunto una quota di mercato pari al 21,5%, grazie a un +31,4% di vendite del DF40A rispetto al 2017, oltre a premiare l’attività di Suzuki e della sua rete vendita, certifica quanto la nostra tecnologia sia apprezzata da tutti, anche dai neofiti.

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