I manager Videoworks International al METS, da sinistra: Stefan Nieuwenhuys, Chief Operating Officer, Mauro Frattesi,
Managing Director, Maurizio Minossi CEO & CTO

I manager Videoworks International al METS, da sinistra: Stefan Nieuwenhuys, Chief Operating Officer, Mauro Frattesi, Managing Director, Maurizio Minossi CEO & CTO

Videoworks Europe BV sara presente al METS Trade 2021

Accessorio

04/12/2021 - 10:53

Al METS Trade, incontriamo Videoworks, e più precisamente Videoworks Europe BV, la società di diritto olandese del gruppo.

“Noi siamo una società globale per definizione, abbiamo legal entities nazionali solo perché non è possibile costituire una SpA Globale tipo la SE1 Europea” introduce Mauro Frattesi MD di Videoworks Europe BV. “Noi non siamo olandesi, italiani, americani, russi… noi siamo Videoworks. Abbiamo una missione semplice: servire al meglio la nautica da diporto in tutto il mondo. Tutte le società del Gruppo sono controllate al 100%”. 

Videoworks è nata nel 1998 in Ancona poi ha aperto la sede a Viareggio e nel tempo si è affermata nel resto del “Mondo Nautico”, aprendo strategicamente sedi nei luoghi simbolo della nautica: in Olanda (Amsterdam), in Costa Azzurra (Cagnes-sur-Mer) e negli Stati Uniti (a Ft. Lauderdale) con una base operativa anche a Tuzla, in Turchia.

L’Olanda, dove in questi giorni si svolge METS Trade di Amsterdam, è uno dei centri d’eccellenza nel mondo per la costruzione di yacht. Gli altri poli si trovano ovviamente in Italia, probabilmente il principale, poi in Germania e, sviluppatosi rapidamente negli ultimi anni, in Turchia. 

Videoworks Europe in Olanda è nei pressi di Amsterdam, ad Alsmeer, località già nota al mondo nautico in quanto località dove è nata la Feadship/De Vries. Suo scopo è sì quello di servire i cantieri olandesi ma, principalmente, di essere la base Europea di Videoworks: tutti i cantieri Europei al di fuori dell’Italia sono seguiti e coordinati da qua.

Per quanto riguarda gli USA, Videoworks of Americas a Ft. Lauderdale, si occupa del mercato americano e del post-vendita ed assistenza di quella parte della flotta di oltre 700 barche dotate dei sistemi Videoworks che navigano nei mari fra i Caraibi, gli Hampton e i Sud-America: circa il 30%-40% della “flotta Videoworks”. Videoworks infatti segue i propri clienti, e le loro barche, dalla consegna e per tutta la durata del ciclo di vita dello yacht. 

Una delle prime realizzazioni di Mauro Pellegrini che è stato all’origine del nucleo iniziale dell’azienda, che sarebbe poi divenuta la Videoworks, è il famoso F.100, lo yacht di Gianni Agnelli varato nel 1983, ma da segnalare anche che più recentemente la tecnologia Videoworks è stata scelta da Lexus per il suo "Sport Yacht Concept".

Dice Mauro Frattesi: “l’asset più importante di qualunque azienda e in particolare della nostra sono le persone che la compongono, a tutti i livelli, più sono vicini all’operatività più sono importanti per il successo dell’azienda”.

Il mercato di riferimento dell’azienda sono le barche sopra i 37 metri (130 piedi): è questa la misura da cui le barche tipicamente diventano “full-custom”.
Videoworks è, probabilmente, l’unica azienda in grado di fornire sistemi integrati audio/video, ICT, illuminotecnici (lighting) e domotici (home automation) di altissimo livello e richiesti da tutti i principali cantieri e armatori. È questo il mercato d’elezione di Videoworks.

Negli ultimi anni, sia pre- che post- Covid, il mercato nautico ha continuato a crescere stabilmente, Videoworks invece è cresciuto ben più del mercato. 
Utilizzando gli indicatori di ordini consegnati ogni anno, sia a unità che a stazza (l’indicatore del volume utile della barca), pubblicate dalle riviste di riferimento internazionali del settore: Videoworks passa dal 35% di quota di mercato del 2018, al 45/46% del 2020/2021.

I mercati più importanti sono, per numero di yacht consegnati per anno:
•    ca. 50% Italia 
•    ca. 30% Olanda
•    ca. 15% Turchia

Riprende la parola Frattesi: “Per noi la sede geografica del cantiere non costituisce un problema, abbiamo lavorato su uno yacht, Olivia O., il cui scafo è stato costruito in Norvegia (Ulstein su progetto navale Esper Øino) mentre la barca è stata completata per la parte armatoriale a Malta (interior design di Droulers Architecture).” Come conferma Alessio Musetti, il PM del progetto, Videoworks ha curato i sistemi audio/video, la Information & Communication Technology (ICT), il light engineering, la domotica e le connessioni 5G di ultimissima generazione.

“Stiamo attualmente lavorando su oltre 60 progetti, nel 2018 erano circa 50” dice Frattesi.

Oltre che sugli yacht sopra i 130 piedi, Videoworks propone i suoi sistemi anche sulle barche semi-custom (inferiori ai 130 piedi appunto).
Si tratta di un segmento rilevante dove i cantieri Italiani assieme a quelli Inglesi sono i maggiori produttori.
In questo segmento oltre agli storici Riva, Videoworks ha anche sviluppato il sistema audio e domotico del Lexus 46 piedi varato nel Gennaio 2017.

Per quanto riguarda lo sviluppo sostenibile Videoworks ha già sviluppato tecnologie e sistemi in grado di ridurre già oggi: 
•    del 40% lo spazio utilizzato sulla barca;
•    del 35% il calore prodotto dai sistemi installati;
•    del 30% i consumi energetici.
 
Vediamo cos’altro ci riserverà quest’azienda per il futuro: … “to be continued”.

Filippo Ceragioli
 

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