Persico Marine and Carkeek Design Partners introduce F70

Persico Marine and Carkeek Design Partners introduce F70

Persico F70, l’adrenalina del volo sulla hypercar del mare

Barca a vela

25/10/2021 - 20:03

Genesi di un maxi foiler che definire avveniristico è riduttivo. Pressmare.it ne ha parlato con i responsabili del progetto in occasione del Monaco Yacht Show.
di Giuliano Luzzatto

Per chi si occupa di barche a vela, passeggiare sulle banchine del porto di Montecarlo in occasione del Monaco Yacht Show è un po’ come la prima volta sulla 5th Avenue di New York… oltreoceano si è sovrastati dai grattacieli, nel Principato dai megayacht a motore. In mezzo allo stato dell’arte di questo mondo per pochi, c’è l’opportunità di incontrare personalmente nomi importanti dello yacht design e della cantieristica. Ed è così che presso lo spazio di Persico Marine ho avuto l’occasione di incontrare uno dei progettisti del momento, Shaun Carkeek – lui è di Cape Town ma il suo studio Carkeek Partners è strategicamente basato a Palma de Mallorca – assieme al presidente del cantiere, Marcello Persico e Daniele Mazzon di Pininfarina, che già ha progettato gli interni del Wallycento Tango, costruito in carbonio da Persico, uno dei maxi yacht più esclusivi e tecnologici mai scesi in acqua.

La mia curiosità è però andata subito a indagare sul Persico F70, un mini maxi di 21 metri e mezzo full foiling che Persico Marine aveva annunciato in marzo, in piena “libidine da America’s Cup” con una clip estremamente emozionale che faceva volutamente venire l’acquolina in bocca per avere ulteriori informazioni. Ammettiamolo, dopo aver visto volare gli AC75 ad Auckland “tutto il resto è passato” inclusi i catamarani volanti della precedente edizione di Coppa. L’idea è dunque arrivata al momento giusto, frutto della partnership con Shaun Carkeek, la cui esperienza a 360° sulle barche da regata è ampiamente conosciuta: sono del suo studio i Fast40 vincenti (si tratta di High Performance Racer di 40 piedi, molto simili ai TP52 e per certi versi più evoluti, Ran VII è stata eletta Sailing Boat of the Year nel 2018) così come un innovativo racer IRC di 52 piedi.

Innanzitutto sono venuto a conoscenza che la proposta ha ricevuto molti apprezzamenti e alcuni potenziali armatori hanno richiesto da subito maggiori dettagli, anche se al momento non è ancora avviata la costruzione. Si tratta di una barca che definire sexy è poco, ma tra il desiderarla e decidere di possederla il passo è un po’ più lungo del normale, perché in questo caso si entra in un territorio ancora poco conosciuto. Se da una parte uno spettacolare cafè racer, non trovo definizione più azzeccata, come l’F70 promette l'adrenalina di una hypercar, dall’altra possono sorgere dubbi su quanto la si vorrà utilizzare per brevi crociere o regate d’altura.

“Abbiamo due armatori molto interessati – conferma Marcello Persico – ma vorrebbero condividere un’avventura così innovativa con altri yachtsman”. In effetti, costruire una barca di questo genere è una forte di dichiarazione d’intenti, avere altri compagni d’avventura rende l’operazione più appetibile, anche perché si tratterebbe di armatori già esperti, che posseggono altri yacht.

La barca è completamente definita nei minimi dettagli, pronta per essere costruita. La mia prima curiosità riguarda i foil, che nel video erano volutamente nascosti. Ci sarebbe stato un arm con le winglet come quelli costruiti da Persico per tutti gli AC75 oppure una forma più “tradizionale”? Carkeek soddisfa subito la mia curiosità: saranno dei foil derivati da quelli degli IMOCA 60, le barche della Vendée Globe, ma assistiti dagli elevator sulla pala del timone, in modo che la barca (dotata di canting keel) possa volare completamente già con 10 nodi di vento senza doversi appoggiare sulla parte sottovento dello scafo (causa peraltro di delaminazione su alcuni IMOCA). Il progetto dei foil, completamente retrattili per poter ormeggiare normalmente l’F70, si avvale degli stessi software CFD e VPP utilizzati per gli IMOCA e per gli AC75. A questo si aggiunge l’impareggiabile esperienza e il livello tecnologico di Persico Marine. Grazie alla precisone micrometrica del laminato ottenuta con l’utilizzo della tecnologia robotica aerospaziale Coriolis, hanno non solo fornito gli arm per gli AC75 e costruito Luna Rossa, ma anche costruito alcuni foil di ultimissima generazione per gli IMOCA oltre all’intera barca Linkedout.

Da parte sua Pininfarina, con la galleria del vento, i tools di simulazione in realtà virtuale e tutta la tecnologia nata per l’automotive ha contribuito a creare un pezzo di arte e tecnologia unico nel suo genere, oltre agli interni, quasi fantascientifici nella loro semplicità, cui si accede da un doppio ingresso a pruavia della postazione del timoniere, che ricorda molto il cockpit di un AC75.

Il volo sui foil sarà assicurato da una gestione elettronica che permetterà il perfetto controllo e una reale esperienza di easy sailing, con un equipaggio tra le 2 e le 4 persone, che possono salire a 8 per le regate d’altura. L’equipaggio ridotto e la facilità di conduzione sono, a mio parere, il punto focale che potrà consentire a questa barca di vedere la luce nel prossimo futuro.

Il Persico F70 sarà costruito in prepreg di carbonio ad alto modulo, con anima del sandwich di nomex e kevlar, per un peso totale di 10 tonnellate. L’albero, alto 30 metri, sarà rotante e porterà una randa di 190 mq, a prua è previsto un fiocco di 145 mq mentre alle andature portanti il vento apparente potrebbe permettere l’uso di un reacher molto piatto di 270 mq. Poiché la barca è realmente dual purpose, consentendo anche piacevoli navigazioni in dislocamento con aria leggera, è previsto un gennaker di oltre 270 mq che verrà murato sul bompresso.

Credo che un “giocattolo” del genere non possa passare inosservato, personalmente non vedo l’ora che si possa avviarne la costruzione e sarei curioso di poter effettuare un test in mare per provare le emozioni del fortunato armatore.

gluzzatto

 

PREVIOS POST
Maserati e Soldini tagliano il traguardo della Rolex Middle Sea Race
NEXT POST
Bocca vince le ultime gare e il titolo di Campione Italiano GT30