Royal Huisman project 405 - photo by Tom van Oossanen.jpg

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Royal Huisman 405 e 408, due Progetti del cantiere olandese

Superyacht

18/10/2021 - 20:49

A pochi mesi dal lancio del motoryacht “Project Phi”, Royal Huisman annuncia la costruzione di due nuove unità: da un lato, uno sloop da crociera ad alte prestazioni di 46 metri; dall’altro, un ketch super performante di 65 metri è uno yacht a vela di lusso. Entrambe sono già in lavorazione presso sito produttivo di Vollenhove, nella regione di Kop van Overijssel, non lontano da Amsterdam.

Due nuove barche per accontentare i rispettivi futuri armatori che hanno affidato alla solida esperienza di Royal Huisman, al suo team di professionisti e ad abili maestranze, i loro desideri, così da alzare l’asticella delle sfide che il cantiere è solito raccogliere, dedicandosi a imprese ogni volta più ambiziose e complesse.

Il primo, progetto Reichel/Pugh-Nauta 151, come accennato, è un superyacht a vela armato a sloop della lunghezza di 46 metri che punta a diventare il simbolo del metodo “Featherlight” ideato dal cantiere per offrire al cliente uno yacht confezionato su misura, coniugando prestazioni e comfort.

Un metodo che si avvale di un processo semiseriale di ottimizzazione strutturale, che consta di numerose fasi di lavorazione dello scafo, realizzato con un mix di alluminio e composito di carbonio, di elevata qualità. Durante queste fasi e ben 16 iterazioni previste dal metodo – ciascuna fase della costruzione è utilizzata come punto di partenza per quella successiva - vengono montati vari componenti accuratamente selezionati e appositamente sviluppati per garantire all’imbarcazione una leggerezza estrema, se paragonata ai superyacht esistenti in composito di carbonio: il peso è ridotto di un considerevole 11% rispetto ai metodi convenzionali, pur mantenendo la rigidità dello scafo e garantendo l'integrità strutturale.

Con tali premesse vengono messi in risalto gli sforzi progettuali di Reichel/Pugh Yacht Design nell’architettura navale del Progetto 405 che, alle forme idrodinamiche moderne e potenti dello scafo, associano la prua dritta e l’ampio baglio, confermando l’ottima reputazione dello studio di architettura californiano, con cui Royal Huisman vanta una eccellente collaborazione, nella creazione di scafi ad alte prestazioni.

Facile dunque prevedere che questo sloop di 46 metri sarà uno yacht molto competitivo nelle regate, oltre che bello e confortevole: il layout degli esterni e l’accurato design interno sono infatti affidati alla visione di Mario Pedol e del suo studio Nauta Design che lavora in stretta collaborazione con Rondal, l’azienda consociata a Royal Huisman, leader nel mondo nella costruzione di alberi in composito e attrezzature per il rigging delle barche a vela. Il cantiere olandese e lo studio milanese, stanno lavorando al concept generale che prevede un’accurata scelta di allestimenti, dove verrà fatto largo uso di composito di carbonio per tuga, pozzetto dedicato agli ospiti, sistema della chiglia retrattile e hard top.

Rondal e i suoi partner stanno inoltre lavorando per ottimizzare le prestazioni dello yacht, applicando varie innovazioni al sistema di gestione delle vele integrato dello yacht, come i winch e il sartiame in carbonio e albero Panamax, ovvero in grado di passare sotto il ponte che sovrasta il Canale di Panama. Quest'ultimo è stato sviluppato pensando fin dall'inizio alle vele con inferitura strutturale per ridurre il carico sull’albero, in modo che anche il rig risulti significativamente più leggero. Questo sarà il primo grande yacht di nuova costruzione a essere varato con una configurazione basata su questo metodo di progettazione integrata tra rig e piano velico. La superficie velica del fiocco sarà massimizzata, introducendo crocette acquartierate di nuova concezione, che avranno un profilo significativamente più sottile.

Project 405 sarà un superyacht realmente pregiato e le innovative soluzioni progettuali adottate per garantire comfort, bassi livelli di rumorosità ed eccellenti performance, alla consegna dello yacht sapranno soddisfare le aspettative dell’armatore, il prossimo anno, quando gli verrà consegnata la barca.

Nel frattempo Royal Huisman, Dykstra Naval Architects e Mark Whiteley Design brindano già a un nuovo contratto, formalizzato in occasione del MYS: si chiama “Progetto 408” ed è un ketch di grandi dimensioni. Misura infatti 65 metri e dopo un lungo periodo di confronto tra i desiderata dell’armatore e le competenze un nutrito team di professionisti che ha seguito il progetto, si è concordata la fattibilità di uno straordinario superyacht che punterà non solo ad allestimenti consoni per una crociera lussuosa ma anche all’ottimizzazione delle prestazioni. Questo sarà infatti uno dei principali punti di interesse, per il quale architetti e ingegneri hanno già individuato gli elementi irrinunciabili capaci di accrescere il potenziale della barca nelle regate dei superyacht: costruzione dello scafo in alluminio Alustar; rigging in carbonio integrato in un sistema di gestione sempre realizzato da Rondal.

Perfezionisti per vocazione e naturalmente orientati all’eccellenza, i professionisti di Royal Huisman lavorano incessantemente affinché, ammirando la qualità costruttiva e l'attenzione ai dettagli di design su una particolare imbarcazione, per ogni unità uscita dal cantiere sia naturale affermare "It's a Huisman!".

Il cantiere navale olandese opera nella costruzione di yacht di lusso a vela e a motore da più di un secolo e negli ultimi 50 anni si è specializzato nella realizzazione di scafi in acciaio e alluminio, con l’obiettivo di creare yacht altamente performanti anche sui circuiti di gara, senza perdere di vista la cura dell’estetica e del comfort, tipici dei grandi yacht da crociera.

Nei siti produttivi del cantiere Royal Huisman, si lavora costantemente alla realizzazione di progetti complessi e ambiziosi, legati dal comune denominatore di mantenere una chiara identità, inequivocabile. Al contempo l’obiettivo del cantiere è quello di soddisfare la fiducia riposta dal cliente: ecco allora che gli sforzi operativi mirano a creare modelli di volta in volta unici e che non siano solo fruibili ma che implichino una componente emozionale. Come il cantiere afferma: lo yacht deve essere “una questione di cuore, non solo qualcosa di utile”.

Priscilla Baldesi

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