Lamborghini 63 è il nuovo motor yacht della flotta Tecnomar

Lamborghini 63 è il nuovo motor yacht della flotta Tecnomar

PressMare a bordo di Tecnomar for Lamborghini 63, una vera wow boat

Barca a motore

26/07/2021 - 02:03

Wow! È questa la prima parola appuntata sul nostro taccuino, dopo aver partecipato al test day organizzato da The Italian Sea Group a Carrara, assieme ad Automobili Lamborghini, per la presentazione in anteprima mondiale del Tecnomar for Lamborghini 63.

Di barche sportive, high-tech e high-performance, nel tempo abbiamo avuto modo di provarne diverse, ma è indubbio che l’esperienza vissuta nella sede del Gruppo creato e timonato da Giovanni Costantino – gli ex Cantieri Apuania, shipyard dove vengono realizzati tutti i super e mega yacht Admiral e tutte le unità Tecnomar, comprese le imbarcazioni Tecnomar for Lamborghini 63 – ha assunto toni diversi, oseremmo dire goduriosi per un appassionato di tecnologia motoristica e di velocità, perché oltre al test di un bolide fatto barca, ci è stato dato modo di effettuare una contestuale driving esperience a bordo di un paio di bolidi su quattro ruote prodotti da Lamborghini: Aventador e Huracán, quest’ultima in versione spyder.

Tecnomar for Lamborghini: una barca nata nel segno del 63

Il 63 in casa Lamborghini è un numero fondamentale, emblematico. Nel 1963, infatti, quello che oggi è l’iconico “stemma del toro”, griffò per la prima volta una supercar, la 350 GTV, vettura con la quale Ferruccio Lamborghini, il fondatore di uno dei marchi oggi più ambiti dagli appassionati del mondo delle quattro ruote, volle lanciare la propria sfida al gotha dei costruttori di auto sportive, Enzo Ferrari in primis.

Il 63, oltre a celebrare la nascita del brand Lamborghini – oggi di proprietà del Gruppo Volkswagen, assieme a Ducati – indica la lunghezza in piedi – circa 19 metri – di questo bolide il cui design trae ispirazione dal progetto automobilistico FKP 37, meglio conosciuto come Lamborghini Sián. Si tratta della prima supercar ibrida uscita dagli stabilimenti Lamborghini ed è a tiratura limitata: 63 esemplari in versione coupé, e 19 con carrozzeria roadster.

Di non più di 63 unità totali potrà essere anche la produzione complessiva di Tecnomar for Lamborghini 63, un numero che, qualora raggiunto, decreterebbe un successo straordinario per questo yacht evocativo del marchio emiliano, oltre che nelle forme anche nelle prestazioni: è accreditato di una velocità massima di 60 nodi ovvero poco più di 110 km/h, che per una barca di serie di pari lunghezza rappresenta una performance assolutamente fuori dal comune!

Tecnomar for Lamborghini 63: high-tech in ogni dettaglio

Le prestazioni corsaiole della barca sono raggiunte in virtù di una carena a V effettivamente nata per andare veloci: è una delle più grandi mai realizzate per scafi di serie utilizzando un doppio redan – si tratta di veri e propri scalini che servono a ventilare lo scafo, in modo da creare una sorta di cuscinetto d’aria fra barca e acqua, riducendo gli attriti e favorendone lo scivolamento – per di più spinta da abbondantissima cavalleria: i motori sono due MAN V12, ciascuno da 2.000 HP. Tutta questa potenza viene scaricata in acqua da una coppia di eliche di superficie o supercavitanti, tipologia propulsiva ad alta efficienza utilizzata anch’essa sulle barche off-shore.

Mentre lo scafo è in materiale composito, tutto ciò che c’è sopra, coperta e sovrastrutture, è in carbonio, compreso, su richiesta, lo sportivissimo hard top che caratterizza l’estetica del Tecnomar for Lamborghini 63.

La plancia di comando interpreta in chiave nautica il cockpit automobilistico Lamborghini: pilota e copilota vengono accolti in sedili supersportivi mentre il timone è inequivocabilmente il volante Lamborghini a tre razze, con l’impugnatura “9:15”, lo stesso della Sián.

A catturare l'attenzione sono però soprattutto il grande cruscotto digitale, con grafica e caratteri sempre emulati dalle supercar, dove sono riportati i dati salienti relativi al pilotaggio - giri, pressione e temperatura olio motore, temperatura e pressione olio invertitori, angolo di barra, velocità, trim tab ecc. - integrato da un secondo display touch screen, dove sono disponibili le info provenienti dai sistemi di navigazione e il monitoraggio degli impianti di bordo.

Indubbiamente caratterizzanti sono gli inconfondibili pulsanti “start&stop” con coperture di sicurezza rosse, utilizzati per l’avviamento degli entrobordo, che sono gli stessi con i quali si accendono i motori delle auto Lamborghini, simili a quelli che utilizzano i top gun per avviare i loro jet.

Come nelle super sportive forgiate nella fabbrica di Sant’Agata Bolognese, anche sul Tecnomar for Lamborghini 63 abbondano i dettagli in fibra di carbonio e l’utilizzo del Carbon Skin.

Il Tecnomar for Lamborghini 63 fuori e dentro

Le forme esterne, così come gli interni del Tecnomar for Lamborghini 63, sono state sviluppate dal team di yacht designer del cantiere, capitanati da Gian Marco Campanino, che ha lavorato a quattro mani col Centro stile della Casa di Sant’Agata Bolognese, guidato da Mitja Borkert. Il risultato è una barca abbastanza fuori dagli schemi, dalla silhouette supersportiva, che rilancia in chiave nautica le storiche linee delle vetture Lamborghini degli anni ‘60 e ’70, le famose Miura e Countach, oltre, come detto, alla Sián.

“Nella vista frontale dello yacht - ci ha detto Mitja Borkert – proprio per sottolinearne l’appartenenza a Lamborghini, abbiamo fedelmente riprodotto la geometria esagonale creata da Marcello Gandini per le iconiche auto del passato e presente in tutte le nostre vetture. Per farlo abbiamo ricreato una sorta di linea di cintura attorno allo scafo, utilizzando dei pannelli vetrati scuri, sporgenti, che scolpisce i fianchi della barca, raccordando il sotto e il sopra dello scafo, e la prua con la poppa. La geometria che si viene a creare si combina con la forma dell’hard top e dello scafo, fino a disegnare un esagono.”

La coperta ha un design tipo walkaround, con tuga di dimensioni ridotte sia in larghezza ma anche in altezza, per rimanere assolutamente celata sotto la linea del cavallino, rovescio. Oltre ai due prendisole, rispettivamente collocati a prua e a poppa, nel pozzetto c’è la zona pranzo per otto commensali, dove gli ospiti possono gustare i pasti con una magnifica vista sul mare. Di personalità è anche il design della poppa, che dal livello del pozzetto digrada sulla plancia poppiera estesa, trait d'union fra la barca e il mare, sagomata come la coda della Sián. Molto ben dimensionati sono i passavanti che rendono la coperta del Tecnomar for Lamborghini 63, rivestita in leggerissimo materiale sintetico, pienamente fruibile.

L’accesso al sotto coperta è a dritta della postazione di guida e appena scesi al ponte inferiore troviamo collocata dapprima la cucina di bordo, manco a dirlo tecnologica, e a proravia un grande vano destinabile a cabina armatoriale oppure, su richiesta, ad area lounge. Sul lato sinistro dello scafo, si trova un'altra spaziosa cabina doppia e poi il locale toilette bel dimensionato, con box doccia e servizi.

Anche gli interni del Tecnomar for Lamborghini 63 da noi visitato, trasudano di high-tech: in termini estetici, minimal con nuance di colore grigio scuro, e di grande attenzione al contenimento del peso di tutto ciò che compone gli arredi. Nel bagno il water è in carbonio! Il risultato è una barca che ha un dislocamento inferiore alle 24 tonnellate e ciò contribuisce indubbiamente alle performance superiori del Tecnomar for Lamborghini 63.

Nelle due cabine sotto coperta, sono inoltre presenti elementi iconici di Lamborghini, quali le citate forme geometriche esagonali e le Y che nelle auto oggi caratterizzano i gruppi ottici. Come si conviene per un prodotto che porta la firma di TISG, tutto ciò che si vede a bordo è totalmente realizzabile secondo gusti ed esigenze dell’armatore, grazie a un modello di customizzazione denominato “Ad Personam”, lo stesso delle vetture Lamborghini.

Le scelte possono riguardare ogni aspetto della barca: dal colore degli esterni, che riprende le esclusive verniciature delle Lamborghini, agli interni, disponibili in due versioni e con un’ampia possibilità di combinazioni di materiali. Anche le calandre che nella sala macchine rivestono gli entrobordo MAN, possono essere verniciate a gusto. Insomma, per la gioia di chi possiede già un vettura Lomborghini, oggi ci si può togliere lo sfizio di farsi costruire uno yacht a immagine e somiglianza della propria GT.

Tecnomar for Lamborghini 63: la “wow boat”

Avendo partecipato alla presentazione in anteprima mondiale, assieme alle più qualificate testate mondiali, PressMare è anche salita a bordo del Tecnomar for Lamborghini 63 per una breve ma estremamente significativa uscita in mare: nonostante il metro abbondante d’onda, generato da una ventina di nodi di vento, con la barca carica di carburante e acqua ma soprattutto di giornalisti, dopo un paio di tentativi sono stati raggiunti i 52,8 nodi, il massimo consentito con quelle condizioni meteo, senza che ciò generasse stress o rischi per scafo e occupanti. Mancando ancora quasi il 20% di potenza al raggiungimento del massimo regime di rotazione dei due poderosi MAN, non stentiamo però a credere che con mare calmo Tecnomar for Lamborghini 63 possa raggiungere non solo i 60 nodi dichiarati dal costruttore ma, come auspicavano i tecnici presenti a bordo al momento dell'uscita in mare, affinando il tuning della barca – che, ricordiamo, è stata varata una manciata di giorni prima del meeting, senza poter effettuare test – arrivare fino a 63 nodi di massima. Per gli appassionati dei numeri, sarebbe la chiusura del cerchio!

Perfettamente gestito dal comandante, lo scafo ha anche mostrato attitudine a virare stretto e preciso, con un seakeeping che dà grande sicurezza e un ottimo comfort, specie perché, anche in una giornata ventosa e con un mare pieno di creste, la coperta è sempre restata perfettamente asciutta, anche a 100 km/h. Una barca sempre vivibile, dunque, a patto che, quando si affondano le leve del gas, si resti sotto al grande hard top aerodinamico - per altro in grado di fornire grande personalità allo yacht - che protegge il cockpit e buona parte del pozzetto. Se si esce fuori dal suo riparo, meglio tenersi ben saldi da qualche parte – a nostro giudizio in barca manca qualche presa sicura - perché a certe velocità si rischia di volar via come foglia al vento.

Tecnomar for Lamborghini 63 ha dunque tutto per poter essere annoverata come una vera “wow boat”, capace di stupire quando è all’ormeggio ma soprattutto quando sfreccia a tutto gas: adrenalina pura! Il design evocativo della Sián e dunque il family feeling delle auto Lamborghini, trova riscontro nelle prestazioni adrenaliniche, raggiungibili in un amen e soprattutto con sorprendente facilità.

Driving experience Lamborghini Huracán e Aventador

La driving experience su strada effettuata con Lamborghini Aventador - V12, 6.498 cc., 741 HP - e Huracán - V10, 5.204 cc., 610 HP - meriterebbe un articolo a sé. Forme, colori, odori ma soprattutto il rombo di questi bolidi è qualcosa capace di toccare le corde più profonde di ogni appassionato di motori.

Due posti secchi, motore centrale, tutte le Lamborghini sportive si guidano praticamente da sdraiati, circondati da una plancia piena di bottoni e pulsanti, pari a quella di un caccia supersonico. Come affondi sul pedale del gas tutto ciò che pensavi di sapere sulle auto, sulle loro prestazioni, viene velocemente spazzato via, schiacciato assieme a te nel sedile che sembra trattenere a stento il corpo, mentre incredulo assisti allo spettacolo dell’accelerazione: la scala del contagiri digitale che si colora in un attimo di nero, il motore che urla profondo e rabbioso, mentre il mondo intorno a te sembra rallentare in una sorta di effetto cinematografico alla “Matrix”, perché è la tua macchina a essere troppo veloce rispetto al resto. Sbalorditivo, indimenticabile.

Passi nel trafficato lungomare carrarino e la gente si gira, saluta, c’è perfino chi applaude, non certo te ma a quella sorta di scultura su quattro ruote della quale sei al volante, quell’icona di stile e velocità che mette quasi soggezione per quanto è bella e “cattiva”. Sarà forse per questo che le macchine attorno si tengono tutte a debita distanza, se possono accostano per farla passare: sfiorare la carrozzeria di una Lambo, offenderla con il segno di un paraurti, sarebbe davvero un delitto insopportabile, un’offesa alle cose belle e ben fatte che questo mito automobilistico rappresenta per tutti noi. Unico cruccio: peccato non averle potute godere in pista.

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