Rinaldo Melucci, il Sindaco di Taranto

Rinaldo Melucci, il Sindaco di Taranto

SailGP a Taranto: coraggio e visione per riportare la città in auge

Sport

21/07/2021 - 20:59

Taranto e i suoi cittadini si meritano un riscatto. Meritano di essere riposizionati al centro della vita del Mediterraneo. Una prova in più arriva dall’ultimo grande evento internazionale, la tappa del SailGP, circuito di regate internazionale la cui seconda data in calendario, dopo Bermuda e prima di Plymouth (Gbr), Aarhus (Dan), Saint Tropez (Fra), Cadice (Spa) e Sydney (Aus) è stato proprio il capoluogo pugliese.

La città di Taranto insieme a tante località iconiche, ha inteso sfruttare l’evento per mostrare al mondo le sue bellezze. Inutile dire che vedere sfrecciare gli F50 - i monoscafi utilizzati per la Coppa America a Bermuda, i primi a volare sull’acqua superando i 90 km orari (52,2 nodi) - a un palmo di distanza dal lungomare, nel suggestivo passaggio del Ponte S. Francesco, per volare nel corridoio tra Mare Grande e Mare Piccolo, regalando al mondo le suggestive immagini delle vele con lo sfondo del Castello Aragonese, è stato un bel biglietto da visita per l’unica tappa italiana del Circuito. Vedendo questo spettacolo in città, il link con la Coppa America e Valencia, la bella ma fino ad allora poco frequentata cittadina della Spagna, che le regate hanno aiutato a far conoscere e diventare destinazione turistica per un lungo week end e non solo, è fin troppo facile.

“Per noi che vogliamo prefissare un nuovo modello di vita piscologico e culturale, è dal mare che dobbiamo ripartire“, dice il Sindaco Rinaldo Melucci. E oggi Taranto è internazionalmente riconosciuta all’altezza di un circuito sportivo molto prestigioso. Il SailGP è uno di quegli eventi il cui l’investimento viene ampiamente ripagato dal ritorno mondiale termini di brand awarness e comunicazione, nella vela secondo solo alla Coppa America.

Il mare di Taranto elemento per ricostruire - Il Sindaco si definisce un imprenditore prestato alla politica, nella vita è un broker marittimo. La sua storia viene dal mare: dai nonni ostricari, una famiglia di operatori portuali, e lui è un uomo che sottolinea che in un paese con 8mila km di coste, l’anomalia sia quella di non dedicarsi all’economia del mare. “La storia di Taranto è antecedente a quella di Roma e per tutti questi secoli ha raccontato ed è intrisa di mare e di cultura, tranne che negli ultimi anni. Oggi tutte le grandi città hanno dei problemi e noi per primi dobbiamo iniziare ad invertire la narrazione, riprendendo il filo dal passato per tornare ad avere fiducia in quello che siamo”. Melucci ha ben chiari i ritorni economici e occupazionali che una città costruita intorno al mare può avere dallo stesso.

La tappa SailGP non è altro che uno degli eventi e delle manifestazioni che richiamano nella città atleti internazionali, in preparazione ai Giochi del Mediterraneo 2026. “Taranto sarà il palcoscenico di tanti sport e in particolare di quelli acquatici, ma non solo. Avremo appuntamenti con il rowing per avvicinare al canottaggio mentre con il nuoto in acqua salata avremo modo di sfruttare il nostro bel mare. Con il Triathlon uniremo l’area mare con la terra. Insomma lo sport ha un indiscusso valore sociale ed è il miglior mezzo per ricucire la lacerazione psicologica, per un riscatto sulle ferite di ogni abitante di questa città, troppo a lungo nominata solo per i suoi lati più bui”.

Lo sport a Taranto come riscatto sociale - “Taranto poi in questo momento esprime molto nello sport – aggiunge il Sindaco Melucci – con atleti come Benedetta Pilato, campionessa europea nel nuoto (specialità rana, ndc) ma anche con Silvia Semeraro, la karateka (specialità kumite, ndc) anche lei a Tokyo tra pochi giorni. Nel volley, dopo 11 anni, il Taranto torna in Superlega e ancora il Taranto Calcio disputerà la prossima stagione in serie C. Un riscatto nello sport da cavalcare per la funzione sociale, per l’ottimismo che ingenera”.

Taranto città sostenibile - “Stiamo lavorando in questa direzione” dice il Sindaco “abbiamo sposato il SailGP anche per i suoi valori di sostenibilità, e Taranto in tal senso ha risposto alla grande. L’evento velico è stato uno spartiacque della transizione di questa città verso uno sviluppo alternativo e sostenibile. I grandi eventi servono per la ricaduta economica e l’immagine internazionale per la nuova immagine dalla monocultura industriale verso un percorso, come nel Sail GP, dove l’attenzione per l’ambiente è una ricerca continua. L’evento è stato il prologo, la programmazione verso una narrazione di Taranto come piattaforma per innestare nuovi interessi e la capacità pugliese per il buon vivere, facendo della natura, del buon cibo, della storia e delle bellezze naturali, i focus sui quali farsi apprezzare”.

Taranto, una nuova economia - “Con l’Autorità Portuale – prosegue Melucci - lavoriamo per i centri di eccellenza, per creare una base per federazioni polivalenti di eccellenza. Abbiamo un masterplan con due impianti sportivi importanti: la piscina olimpionica e il centro tecnico, dove creare il primo Taranto Yacht Club. Si tratta della riqualificazione dell’area ex stazione torpediniere della Marina Militare, dove sorgerà anche un grande acquario green per il quale il Cipe ha già sbloccato i finanziamenti”.

A giudicare dalla determinazione del Sindaco tutti questi progetti avranno sviluppo in tempi rapidi, in vista dei Giochi del Mediterraneo, ma intanto “ora già siamo tappa delle crociere MSC, con una media di 60/70 toccate annue, con centinaia di persone che imbarcano da Taranto e usufruiscono delle nostre strutture turistiche in attesa di salire a bordo o allo sbarco. La nostra estate ormai è lunghissima quindi da aprile a novembre inoltrato, abbiamo diversi eventi all’aperto, 15 in città solo nel 2021. Negli anni ‘80 Taranto era la Milano del sud anche per l’abbondanza delle attività produttive – afferma il Sindaco di Taranto - ora dobbiamo recuperare quegli anni positivi e colmare anche il gap nei posti barca: ne abbiamo la metà della metà di quelli che dovremmo avere e stiamo lavorando anche in questo senso. Per troppi anni ci siamo cullati nella siderurgia. Abbiamo nel mare un nostro capitale e per i Giochi del Mediterraneo saremo pronti per uno sviluppo alternativo che punterà sul mare come pivot. Questa è una grande città, deve tornare a essere la capitale europea al centro del mediterraneo, dobbiamo rimboccarci le maniche per riportare in auge la città” chiude Melucci.

Emanuela di Mundo

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