Barbara Tambani, co-founder Floating Life

Barbara Tambani, co-founder Floating Life

Nautica al femminile: intervista a Barbara Tambani, co-founder di Floating Life

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13/03/2021 - 10:48

Che siate armatori o che lo vogliate diventare, ma anche se già sapete che lo yacht non lo comprerete mai perché preferite noleggiarlo, realtà come Floating Life diventano un interlocutore privilegiato al quale chiedere una soluzione ad hoc per le proprie esigenze. Di questa dinamica realtà abbiamo incontrato Barbara Tambani, co-fondatrice dell’azienda, una delle donne manager più influenti e di successo che animano oggi la nautica.

PressMare - Barbara Tambani ha scelto la nautica o la nautica ha selezionato Barbara Tambani?Barbara Tambani - E' iniziato tutto dopo essermi trasferita a Sanremo. Il mio primo impiego nel mondo della nautica l'ho trovato in un cantiere navale a Portosole. Ho avuto la fortuna di studiare all'estero e la conoscenza delle lingue abbinata a studi commerciali sono stati fondamentali. La prima volta che sono salita in barca è stato in cantiere, avevo poco più di 20 anni.

PM - Come è diventata manager nella nautica?

BT - Sono stata nominata manager amministrativo dopo un paio di anni che lavoravo a Montecarlo. Al tempo lo “yacht management” veniva considerato un nuovo mestiere. Ci si rendeva conto giorno dopo giorno che la dimensione delle imbarcazioni cresceva e di conseguenza diveniva sempre più importante il ruolo di un coordinatore/amministratore a terra… Il lavoro ha un ruolo fondamentale nella mia vita e l’impegno sempre ai massimi livelli. Mi butto con grande entusiasmo in tutto quello che faccio.

PM - Cos’è Floating Life?

BT - Floating Life è oggi un Gruppo che negli anni è cresciuto e che oggi detiene 3 Società totalmente dedicate alla nautica (Management, Charter&Brokerage e Style), 1 Società che cura gli apparati elettronici di bordo (Antenne satellitari e TV, Connessioni Email, Telefoni, intrattenimento e supporto ai Comandanti) ed infine una Società totalmente dedicata alla comunicazione. Floating Life è il frutto di un progetto nato con Andrea Pezzini, cresciuto piano piano e con l’immensa dedizione di entrambi. I nostri caratteri si combinano perfettamente.

PM – Qual è l’ augurio di Barbara Tambani per la festa delle donne in questo momento difficile?

BT - E’ sicuramente un successo il fatto che nel mondo della nautica le donne abbiano sempre più un’importanza predominante rispetto agli anni passati. Vivo e cammino ormai in questo settore da oltre vent’anni e posso veramente percepire come sia cambiata la presenza delle donne e la rilevanza che hanno; tutto ciò può soltanto essere un piacere, anche perché tra donne si lavora molto bene, essendo particolarmente capaci e pragmatiche in quello che fanno, riuscendo a dare un apporto concreto al nostro settore.

PM - Quando fa riferimento a questo cambiamento, di che cosa si occupano le donne nel suo settore?

BT -Il ruolo della donna è cambiato nel tempo. Passo dopo passo hanno preso posizioni sempre più rilevanti ed hanno iniziato a mettere voce in capitolo nelle scelte, nelle strategie aziendali e ad avere un’influenza importante su questo settore, condividendo idee con i colleghi uomini. Il mondo della nautica rientrava un po’ in quella che è la categoria “tecnica”, ma in realtà è un insieme di servizi, di sviluppo di tale attività. Una volta, il broker era una figura maschile perché – tecnicamente parlando – la visione che si aveva era che la barca non poteva essere venduta da una persona che non fosse un tecnico; in realtà la parte commerciale delle donne ha sempre più rilevanza, con broker donne, charter managers; un cambiamento avvenuto nel corso degli anni che ha aiutato l’industria della nautica a crescere sotto tutti i punti di vista.

PM - Questo anche grazie alla capacità relazionale della donna, no?

Sì, io credo che la donna abbia portato il settore a un rapporto più alla pari con i potenziali clienti che si interfacciano con le aziende del settore. Io stessa sono entrata in un contesto comunque di prevalenza maschile e mi sono piano piano ritagliata il mio spazio. Il punto è riuscire a entrare in un contesto ed essere preparati per poterlo affrontare, una caratteristica tipica delle donne. L’attenzione, la peculiarità di capire la non superficialità di alcuni argomenti fa sì che poi la donna sia rilevante in specifici settori, argomenti o servizi di questo mondo che sempre più è diventato specifico: ci sono nuove regole, novità studiate attentamente proprio dalla parte femminile dell’azienda. Grazie alla condivisione delle capacità maschili e femminili si riesce sempre ad arrivare a una conclusione ottimale.

Nella sua azienda ci sono molte donne. Ci racconta Floating Life “al femminile”?

Ho sempre vissuto l’azienda pensando alla crescita che poteva avere un giovane nel nostro settore, puntando sempre su persone che non avevano mai lavorato nel settore della nautica e che piano piano crescevano con un background sicuramente importante. La nautica racchiude infatti tanti settori diversi, perché gli yacht sono comunque delle mini aziende e un’azienda ha tutta una serie di aspetti e sfaccettature che devono essere presi in considerazione: la parte amministrativa, la parte fiscale, la gestione del personale di bordo, la documentazione, le certificazioni. Dunque, tutti questi aspetti sono affrontati all’interno della società da persone diverse che spesso hanno una preparazione che arriva da altri settori. Penso che le aziende debbano essere sempre più aperte alla condivisione di esperienze o comunque di supporto da parte delle donne. Noi abbiamo sempre avuto un numero importante di donne e mamme. Anche io sono mamma e ho sempre lavorato, crescendo un figlio. Se sei donna non significa che non puoi lavorare e Floating Life ne è l’esempio lampante. Abbiamo delle ragazze fantastiche, preparate, prendono decisioni importanti, ci affiancano in maniera decisiva in quelle che sono le esperienze, le strategie e le questioni che dobbiamo affrontare giorno per giorno, e devo dire che con grande intelligenza riusciamo a combinare quelle che sono le loro esigenze con le esigenze aziendali. L’azienda deve capire quali sono le esigenze e aiutare il proprio personale a mantenere il più possibile questa serenità. Anche Andrea Pezzini, Director and Co-founder di Floating Life, ha sempre lavorato benissimo con tantissime donne.

 

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