Finale Prada Cup, Luna Rossa vs Team UK

Finale Prada Cup, Luna Rossa vs Team UK

Prada Cup, il punto di Tommaso Chieffi alla vigilia della finale

Sport

13/02/2021 - 10:36

Si preannuncia una finale di Prada Cup molto incerta con due team che hanno entrambi punti di forza e debolezze, il cui esito sarà assolutamente determinato da una serie di fattori che potrebbero anche essere esogeni rispetto all’effettivo stato di preparazione delle barche e degli equipaggi. Abbiamo visto, infatti, una Luna rossa molto migliorata in condizioni di vento forte, probabilmente grazie anche a un nuovo software di gestione del movimento degli 'elevator' che la rende più stabile e meno difficile da condurre, mentre poco sappiamo di Ineos Team UK che ha trascorso gran parte del periodo tra la fine dei Round Robin e l’inizio di questa finale in cantiere, alternando uscite di prova con modifiche che crediamo possano essere rilevanti.

Per quanto riguarda la preparazione in mare, Luna Rossa ha provato molto le partenze e le tecniche di copertura nello stretto, il che fa presagire una gestione di questa finale molto aggressiva e molto improntata al match race. Britannia, dal canto suo, ha provato quelle che sembrano essere delle strambate con rollio e comunque, per ammissione dello stesso Ben Ainslie, anche loro non sanno quali saranno le reali performance delle barche anche se si aspettano una sfida molto equilibrata. Entrambi gli AC75 hanno foil di pianta relativamente larga e con una propensione a manovrare anche a bassa velocità, inoltre possono adottare diversi moding che rendono le barche molto versatili e particolarmente adatte al match race.

Rimane il fatto che Luna Rossa è particolarmente competitiva in vento leggero, sotto i 12 nodi, mentre abbiamo visto in passato una leggera prevalenza di performance per Britannia in condizioni di vento più forte.

Anche la diversa distribuzione dell’equipaggio potrebbe avere delle particolarità, infatti la soluzione dei due timonieri di Luna Rossa forse è la più efficace in partenza, mentre la soluzione tradizionale timoniere-tattico di Ineos Team UK potrebbe avere dei vantaggi nella gestione del vento oscillante di Auckland. In conclusione mi aspetto una finale molto avvincente ed equilibrata, che probabilmente terminerà dopo 10 o 12 regate a tutto vantaggio dello spettacolo e soprattutto della preparazione di un challenger competitivo, che dovrà poi affrontare la barca che era più in forma alla fine delle regate di Natale, Te Rehutai di Team New Zealand, il quale osserva da lontano.

 

 

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