Martina e Bernardo Zuccon a bordo dell’SD96 disegnato per Sanlorenzo

Martina e Bernardo Zuccon a bordo dell’SD96 disegnato per Sanlorenzo

Zuccon International Project: come migliorare la vita in barca

Yacht Design

27/01/2021 - 11:12

Nello studio di architettura multidisciplinare di Roma, Zuccon International Project, si conduce una ricerca tipologica mirata a individuare nuove modalità di vivere il mare. Una filosofia sulla quale si basano i nuovi yacht Sanlorenzo e Bluegame.

Bernardo e Martina Zuccon, al timone di Zuccon International Project, hanno un’innata passione per la ricerca. Passione che ha portato ad annoverare lo studio di architettura e di design industriale multidisciplinare, fondato nel 1972 da Gianni Zuccon e da sua moglie Paola Galeazzi, tra i più rinomati al mondo ed eccellenza italiana sulla scena dello yacht design.

Oggi sono profondamente impegnati nella sperimentazione di nuove tipologie abitative in campo yachting che “contaminano” sapientemente con la loro esperienza anche in campo residenziale. “Ho notato nel corso della mia esperienza in ambito nautico che si è portati spesso a credere che il designer sia colui che si limita a modificare la forma delle imbarcazioni anziché rielaborarne il contenuto”, dice Bernardo Zuccon, “Per questo motivo, Martina ed io, ci siamo impegnati in una ricerca tipologica mirata a individuare nuove modalità di vivere il mare: i progettisti hanno infatti la responsabilità di capire se e come si può migliorare la qualità della vita in barca. E la tecnologia ci aiuta a favorire questo concetto, permettendo di realizzare oggetti flessibili e versatili”.

Press Mare ha voluto approfondire questo aspetto, incontrando Martina e Bernardo e chiedendo loro in che modo Zip è riuscito a mettere a segno questa ricerca negli ultimi anni…

Martina Zuccon: Il nostro modo di lavorare, le idee e i concept alla base dei nostri progetti, sono piaciuti molto a Sanlorenzo, con cui nel 2016 abbiamo avviato una collaborazione che perdura tutt’oggi. È grazie al supporto del cantiere che abbiamo potuto approfondire le ricerche che ci hanno portato a sperimentare nuovi scenari dell’abitare. Con il modello SL102 Asymmetric, ad esempio, è nato il primo tra gli yacht asimmetrici, una barca in grado di offrire una maggiore fruibilità degli spazi interni e una migliore comunicazione con l’esterno. Un concept vincente che abbiamo consolidato con il modello SL96 Asymmetric, molto apprezzato dalla critica e dal mercato.

PM: Quindi, su ogni unità avete messo in rilievo una peculiarità che migliora la vita a bordo?

Bernardo Zuccon: Il continuo processo di ricerca tipologica è senz’altro ciò che ci guida nello sviluppo di ciascun progetto, con l’obiettivo di migliorare la vita a bordo attraverso soluzioni abitative inedite. Fra i modelli più recenti SX 112 (in mostra all’ultimo Salone di Genova), potremmo quasi definirlo una vera “villa galleggiante” dove la poppa, totalmente aperta, comunica direttamente col mare; un altro modello che ben rappresenta il costante processo di ricerca tipologica è ALLOY, presentato a settembre 2020, con la sua peculiare cabina armatoriale, concepita come un appartamento privato di 147 mq, quasi come un loft su tre livelli ridefinisce “l’abitare il mare”.

PM: Il tema dello spazio è oggi sempre più centrale. Quali altre caratteristiche uno yacht deve possedere a livello architettonico?

BZ: Dal punto di vista architettonico lo yacht deve essere uno strumento per consentire all’uomo di vivere a pieno il mare. Ne abbiamo fatto il tema dominante del nuovo SD118, progetto che dà seguito al percorso iniziato con SD96 e conferma il mio profondo interesse per questa gamma di prodotti, le navette, termine che in qualche modo richiama alcuni tra gli aspetti più romantici della navigazione, legati alla voglia di andar per mare senza fretta, godendo a lungo della vita a bordo. SD118, così come gli altri modelli della medesima gamma, si rivolge a quegli armatori che godono di quello che a mio avviso è il lusso più grande, vale a dire, il tempo. Si tratta di una barca semidislocante, non progettata per le grandi velocità, pensata per un armatore maturo, che sa già andar per mare e ha delle esigenze precise, con un’estrema razionalizzazione e ottimizzazione degli spazi a bordo.

PM: come si coniuga SD118 con la ricerca tipologica dello studio?

MZ: Se da un lato siamo partiti dalla volontà di mantenere alcuni “punti fermi” legati al mondo delle navette, affascinante tipologia di cui il progetto fa parte, dall’altra abbiamo voluto proseguire nella ricerca legata ai nuovi concetti di abitare il mare, che si esprime cercando di realizzare su ogni progetto del Cantiere alcune innovazioni che, però, non destabilizzino o disorientino il mercato. Da qui nasce la scelta di applicare il tema dell’asimmetria, già presente sugli SL, in maniera differente: a bordo di SD118 abbiamo applicato questo concetto unicamente sull’Upper Deck, attraverso la realizzazione di un salotto pensato come una sorta di veranda che si apre sul mare su due lati permettendo ad ambiente esterno ed interno di fondersi in modo fluido ed armonico.

PM: Possiamo dire che questa nuova applicazione dell’asimmetria rappresenta la principale innovazione di SD118?

MZ: Sì, l’Upper Deck si distingue per le inedite dimensioni di un salotto letteralmente affacciato sul mare, che beneficia anche di una maggiore metratura in quanto uno dei due passaggi normalmente presenti sul ponte è stato integrato, pur mantenendo un flusso continuo tra la zona di prua e quella di poppa. Una seconda innovazione riguarda proprio la zona di poppa che, pur presentando un aspetto tradizionale durante la navigazione, una volta all’àncora genera una sorta di isola, tramite l’apertura dei due portelloni laterali.

PM: Sanlorenzo vi ha affidato anche lo sviluppo della linea BGX di Bluegame…

MZ: Sì, si tratta di un progetto molto stimolante, che lo studio ha accolto con grande entusiasmo. Il BGX60 rappresenta la continuità nella seconda gamma d’imbarcazioni Bluegame, nata da un’idea di Luca Santella – architetto ed ex atleta olimpico – e sviluppata dopo l’acquisizione del brand da parte dei cantieri Sanlorenzo. Presentata in anteprima al Salone Nautico di Genova 2020, come la sorella maggiore BGX70, la nuova BGX60 rappresenta una sintesi di marinità, performance e funzionalità, dove ogni elemento è progettato per esprimere il concetto dell’andar per mare nella maniera più profonda, ed è anch’esso risultato del costante processo di ricerca tipologica.

Désirée Sormani

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