Starboard tavola Formula

Starboard tavola Formula

Attrezzatura Windsurf: i diversi tipi di tavole in commercio

Barca a vela

25/03/2020 - 11:57

Scegliere la propria tavola da Windsurf può essere una scelta tanto entusiasmante quanto frustrante a causa, o potremmo meglio dire grazie, alla vasta scelta di tavole in commercio, che hanno lo scopo di esaltare le caratteristiche dell’atleta nelle diverse discipline.

Come per le vele - qui puoi trovare l'approfondimento sulle vele da windsurf - avremo quindi diverse categorie assimilabili alle seguenti diverse famiglie: Beginner, Wave, Freeride, Freestyle, Slalom/Race, Formula.

La scelta della tavola, ancora più che per la vela, deve seguire un criterio preciso, soprattutto per chi si avvicina ora a questo entusiasmante sport.

Le cose da tener conto sono: il proprio peso, il proprio livello di preparazione, lo scopo che si vuole ottenere dal suo utilizzo. Andiamo quindi a vedere nel dettaglio le diverse tipologie in commercio.

Beginner

Sono le tavole con cui sicuramente ognuno di noi ha iniziato, hanno un alto galleggiamento espresso in litri e sono molto voluminose, tutte provviste di deriva.

La scelta della dimensione deve essere circa 100 litri in più del nostro peso, ciò significa che se ho un peso di kg 70, la tavola dovrà essere di circa 170 litri, questo ci garantirà un buon galleggiamento anche da fermi. Dobbiamo infatti considerare che oltre al nostro peso ci sono circa kg 20 del rig completo, armato su di essa (vela, albero, boma, prolunga e piede d’albero).

La tavola deve essere provvista di deriva basculante, utile sia a garantire maggiore stabilità che in fase di bolina. Ciò che infatti si deve considerare nel Windsurf, a differenza di qualsiasi barca a vela, è che non siamo provvisti di timone, sostituito invece dai nostri piedi.

All’inizio soprattutto, si faticherà a capire come posizionare bene il nostro corpo per indirizzare la tavola, dato che saremo concentrati a trovare l’equilibrio, la deriva quindi, ci aiuterà a rendere la tavola molto più orziera, quindi più sicura.

Scoprirete che vi sarà provvidenziale il suo utilizzo, soprattutto con vento da terra in fase di rientro in spiaggia, in quel caso se non si ha un minimo di dimestichezza si faticherà non poco a stringere il vento.

L’handicap di queste tavole è invece la loro manovrabilità, quindi i produttori sono andati sempre di più su tavole corte, ma molto larghe, questo permette di imparare più rapidamente le manovre base, ma dato che nella fase di avanzamento si offre più superficie all’acqua inevitabilmente saremo più lenti e in caso di onda, più instabili.

Le tavole attuali sono talmente valide, che potrebbe risultare utile non disfarsene un volta saliti di livello, poiché si possono sempre utilizzare per esercitarsi nelle manovre più complesse, oppure in caso di vento da terra, magari in inverno, per essere più agevolati nel rientro in spiaggia semplicemente abbassando la deriva.

Wave

Queste tavole sono state specificatamente disegnate per navigare bene su mare formato ed avere un’alta manovrabilità, allo stesso tempo dovranno essere resistenti per poter “surfare” le onde o affrontare i salti in maniera decisa senza rimanere vittima dei frangenti. Il loro peso dovrà essere comunque contenuto per poter agevolare il surfista durante i “trick”.

Gli elementi caratteristici di questa tavola sono: il “rocker” pronunciato, cioè il fatto che la prua della tavola sia rivolta verso l’alto in modo da tagliare le onde; la poppa rastremata, che permette una maggiore manovrabilità e infine il fatto che il centro della tavola sarà rialzato rispetto alla poppa in modo da poterla manovrare meglio.

Le straps sono al centro tavola e si toccano, per poter avere il baricentro più all’interno possibile e quindi agevolare le rotazioni, la poppa è equipaggiata con pinnette multiple per essere più rapidi nei cambi di direzione.

Freestyle

Leggerissime e resistenti permettono agli atleti di fare evoluzioni incredibili, questo grazie alla loro galleggiabilità distribuita equamente lungo tutta la superficie, permettono di affrontare le manovre in ogni direzione e un appoggio sicuro in ogni punto. Devono essere corte e affusolate in modo da garantire massima manovrabilità e rapida accelerazione allo scopo di unire le varie manovre senza interruzioni.

Per poter garantire adeguato galleggiamento e resistenza risulteranno più spesse delle altre. Ciò che si noterà inoltre, sono i bordi molto arrotondati e l’utilizzo di una pinna singola molto corta al fine di ridurre al massimo gli attriti.

Altro elemento tipico di queste tavole e avere quattro viti invece che due che assicurano le straps in modo da evitare, durante le rotazioni o nei cambi di piede, che queste ruotino rischiando di fare cadere il surfista.

                                                       

Freeride

Le tavole Freeride sono le più versatili del mercato, sono concepite per un surfista intermedio che voglia cimentarsi nelle prime planate, nelle manovre veloci e anche in qualche piccolo salto.

 In questa categoria sono racchiuse diverse logiche costruttive che hanno lo scopo di far divertire il surfista senza però portare l’attrezzatura al limite e perdonando quindi gli errori tipici di chi non è ancora esperto.

In questo caso ci si troverà quindi a fare una scelta precisa, in base a quale caratteristica della tavola interessi.

 Alcuni produttori hanno intrapreso la strada di ridurre la lunghezza della tavola aumentando però la sua larghezza, altri invece hanno mantenuto un’impostazione più tradizionale lavorando sulla distribuzione dei litri della tavola più verso poppa, ma mantenendo comunque una forma affusolata.

I vantaggi di avere una tavola corta ma più larga è quella di essere più manovrabile nel cambio delle andature e di entrare in planata prima, ma ha lo svantaggio di essere più difficile da controllare in planata e di impennarsi più facilmente per effetto delle onde e del vento, costringendo il surfista a tenere il piede anteriore il più possibile a prua, per tenere la tavola schiacciata in acqua.

Nel caso di una tavola più tradizionale, quindi più lunga e affusolata, i costruttori hanno cercato di lavorare spostando il volume verso poppa, garantendo maggiore stabilità in planata, anche se questa si raggiungerà ad una velocità più alta e la tavola sarà più lenta nelle manovre, essendo più lunga.

Si deve inoltre considerare che quando il livello salirà, le manovre si faranno più velocemente e, nel caso della strambata power, addirittura cercando di mantenere la planata; ciò spiega il perché dello spostamento dei volumi a poppa e il perché una tavola corta non sia sempre una tavola migliore.

Slalom/Race

Sono tavole che hanno lo scopo di andare veloci e garantire massima stabilità in planata, sono utilizzate con vele grandi e sono disegnate per poter offrire il meglio anche nelle andature portanti, inoltre devono poter essere rapide in strambata al fine di poter aggirare le boe in gara senza perdere secondi preziosi.

La particolarità della loro forma sta in alcuni interessanti elementi, per esempio la concavità a centro tavola, dove è alloggiato il piede d’albero, allo scopo di tenere il più possibile la tavola schiacciata sull’acqua.

Un altro elemento caratterizzante sono gli intagli nella parte posteriore che in fase di strambata permettono di spigolare meglio la curva oltre a garantire un miglior flusso idrodinamico.

Infine si noteranno le straps molto spostate verso l’esterno, allo scopo di bilanciare adeguatamente con il peso la generosa vela, durante l’andatura rettilinea.

Formula

Infine le tavole Formula, con la loro forma squadrata, sono disegnate specificatamente per le alte velocità. La loro larghezza permette infatti di entrare in planata anche a bassissima andatura e grazie a pinne molto lunghe di stringere la bolina con angoli ridottissimi.

Queste tavole sono state concepite per navigare al meglio nelle regate a bastone, dove è utile anche nelle andature portanti poter mantenere un’alta velocità, cosa che queste tavole sono in grado di fare grazie ad una poppa larghissima.

In questa suddivisione in categorie che abbiamo fatto, vanno menzionate anche le tavole Foil, che grazie all’ausilio di una pinna speciale sono in grado di navigare senza che la tavola tocchi l’acqua.

In questo caso i produttori, più che concepire tavole specifiche, hanno preferito spostare il più possibile i volumi a poppa e garantire una forma con bordi rinforzati, sia nelle tavole Slalom/Race che Formula, le quali possono essere equipaggiate con il foil e di conseguenza cambiare il loro scopo di utilizzo.

A questo punto non rimane che scegliere la tavola che più si addice alle nostre caratteristiche!

Marco Cristofari

 

 

 

 

 

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