Il nome Feltrinelli è legato alla costruzione di imbarcazioni da molti secoli

Il nome Feltrinelli è legato alla costruzione di imbarcazioni da molti secoli

1919-2019: cento anni del Cantiere Nautico Feltrinelli

Storia e Cultura

24/10/2019 - 16:20

Nei giorni 12 e 13 ottobre scorsi, un mite weekend e un lago di Garda in splendida forma hanno fatto da cornice alla celebrazione dei Cento anni del cantiere Feltrinelli nella sua storica Sede di Gargnano. La solidità di questo cantiere – in grado oggi di fornire servizi nautici di altissimo livello oltre a essere importatore esclusivo delle imbarcazioni Frauscher per l’Italia – nasce dalla storia di una famiglia, che non ha mai voluto tradire le sue origini e che oggi lega il suo nome nella nautica al servizio di qualità e alla più alta competenza nel settore.

Una sorridente famiglia Feltrinelli al completo – padri, figli e nipoti – in un’atmosfera di festa, ha aperto le porte di casa a un numeroso pubblico, composto da amici, appassionati nautici e amanti del lago di Garda, che ha potuto provare i bolidi del marchio Frauscher ma anche curiosare nell’ampia collezione privata di documenti storici, diari e reperti che la famiglia Feltrinelli ha custodito negli anni, come il mitico IBIS del comandante Edmondo Turci (1931) o il motoscafo da passeggio realizzato per la Jhonson negli anni ‘30.

Il nome Feltrinelli è legato alla costruzione di imbarcazioni in queste zone da molti secoli, da quando, nel 1470 un certo Pietro da Feltre, addetto al calafataggio delle galere veneziane, arrivò sulle rive del Garda, mentre la prima vera sede del cantiere di cui si abbia traccia è datata 1870 e si trovava presso un capanno degli attrezzi in un fondaco a Castello, spiaggia nel centro storico di Gargnano. “Fu poi nonno Bernardo Feltrinelli, detto Dino, ottimo meccanico e spericolato pilota che vinse diverse competizioni motonautiche dell’epoca, che nel 1919 decise di acquistare un terreno in località San Carlo a Gargnano e di fondarvi il cantiere nella sede dove si trova ancora oggi”. Queste le parole di Mauro Feltrinelli, che insieme al fratello Dino dirige oggi il cantiere, e aggiunge: “Ricordare questo anniversario con un singolo evento celebrativo avrebbe rischiato di essere riduttivo e fuorviante. Abbiamo quindi deciso di dedicare energie, tempo e risorse economiche per avviare delle ricerche, raccogliere e catalogare materiale e realizzare un libro sulla storia della navigazione del lago di Garda a cui la nostra famiglia ha dato nei secoli un contributo credo fondamentale. Per questo invitiamo chiunque sia entrato in qualche modo in contatto con le vicende della nostra famiglia a contattarci e far parte di questo affascinante progetto”.

Le ricerche e la realizzazione del libro non sono concepiti dal cantiere con un fine meramente autocelebrativo ma vorrebbero contribuire a scrivere un’altra pagina sul successo dell’imprenditoria familiare italiana, conosciuta e imitata in tutto il modo, e in qualche modo esprimere riconoscenza al Lago di Garda, e a Gargnano, cuore e culla di questa bella storia.

In cantiere si respira veramente quella “calda accoglienza” tipica della produzione familiare che ha però la modernità e l’efficienza di chi è sempre attento allo sviluppo. Ma si respira anche quell’approccio un po’ “all’antica”, come lo definisce Mauro Feltrinelli, quello con i piedi per terra. Di clienti, qui, ne arrivano di tutti i tipi. “Prima della guerra il mio cantiere era frequentato dalla famiglia reale, dai nobili, da personaggi del calibro di Gabriele D’Annunzio, Edmondo Turci, Tazio Nuvolari, l’attrice Eleonora Rossi Drago, insomma gli uomini e le donne più in vista che frequentavano il lago di Garda. Si è passati poi alla nautica di massa degli anni ‘70 e ‘80, ma ora si torna – soprattutto con Frauscher – a una clientela di élite, e ci ritroviamo ad accogliere personaggi importanti dello sport e dello spettacolo. Quello che non è cambiato in questi anni è lo spirito semplice che ci contraddistingue”.

Silvia Montagna

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