Mercury 450 V8

Mercury 450 V8

Mercury al Salone Nautico di Genova con il nuovo 450 racing V8

Motori marini

07/03/2020 - 19:32

I nuovi grandi fuoribordo Mercury nati sotto il segno della "V" come Vittoria

di Jacopo Oldani

18 mesi dopo il primo lancio delle sue due nuove famiglie di motori fuoribordo basate su unità “V6” e “V8” ad aspirazione naturale, Mercury ne amplia l’offerta con un “V8” sovralimentato da 450 cavalli di potenza che in Italia sarà lanciato in occasione del prossimo salone nautico di Genova.

Forte del successo commerciale incontrato in tutto il Mondo dai suoi nuovi “V6” e “V8”, Mercury ha deciso di alzare l’asticella prestazionale di settore allestendo una versione racing del “V8” da 300 cavalli. Forte delle esperienze maturate sui “Verado” nel campo dei sistemi di sovralimentazione basati su compressori volumetrici Lysolm, ha in effetti inserito tale componente sul suo top di gamma affiancandolo da due intercooler aria/acqua. Uno per bancata. Ciò, abbinato a una rivisitazione delle mappature di alimentazione, ha permesso di far salire la potenza massima erogata alle soglie dei 450 cavalli con un incremento di coppia del 40 per cento rispetto ai valori espressi dal motore di base.

Offerto due diversi piedi, uno orientato al diporto e uno al racing, ma sempre con rapporto di riduzione finale di uno e sei a uno, il motore sarà lanciato in Italia in occasione del prossimo Salone nautico di Genova a prezzi che, dazi permettendo, non dovrebbero essere molto lontani da quelli proposti negli Stati Uniti, fra i 54 mila e i 64 mila dollari a seconda dell’equipaggiamento.

Con la nuova unità Mercury si colloca al vertice del segmento fuoribordistico per potenza disponibile, obiettivo che molto probabilmente i Tecnici statunitensi si erano prefissi già in fase di prima progettazione, visto che non hanno dovuto cambiare le calandre dei “V8” per inseririvi i nuovi gruppi funzionali la cui presenza, alla luce delle nuove e superiori prestazioni, ha però sicuramente indotto una rivisitazione strutturale dei gruppi meccanici di base. Non dei blocchi però, comuni ai “V6” e allestiti sulla base di angoli di apertura delle bancate di 64 gradi con i sistemi di aspirazione posizionati lateralmente e quelli di scarico centralmente.

Comuni anche le canne super-quadre da 92 millimetri di alesaggio per 86 di corsa all’interno delle quali lavorano pistoni di alluminio dal mantello molto ribassato e la maggior parte dei componenti meccanici. Le distribuzioni comandano quattro valvole per cilindro azionate mediante una catena metallica pre-tensionata che agisce sugli alberi a camme di scarico i quali rinviano poi agli alberi a camme di aspirazione il moto mediante corte catenelle. In albero controrotante di equilibratura posto fra le bancate provvede a smorzare le vibrazioni indotte dall’inusuale angolo di bancata mentre è di tipo tradizionale, cioè indiretto, il sistema di iniezione multipoint. Questi, oltre a gestire anche l’accensione e a monitorare lo stato funzionale dei motori, integra anche una serie di funzionalità che puntano a minimizzare i consumi risultando del tutto trasparenti al pilota.

Fra queste spiccano la funzione “Adaptive speed control”, che mantiene fisso il regime indipendentemente dal carico o dalle condizioni di lavoro, e “Advanced Range Optimization”, preposta a favorire le carburazioni magre intervenendo sul rapporto aria/benzina e ottimizzando la reciproca miscelazione in tempo reale. I nuovi motori vantano anche alternatori da 85 ampere di capacità in grado di erogarne una ventina a soli 650 giri, un sist ema di monitoraggio delle batterie che le protegge dai fenomeni di scarica indotti dall’uso contemporaneo di più servizi di bordo e un sistema di aspirazione strutturato sulla base di più volumi interagenti fra loro per minimizzare le rumorosità. Da segnalare anche gli iniettori insonorizzati e le prese d’acqua supplementari poste sull’ogiva del piede per migliorare i flussi di raffreddamento.

I nuovi fuoribordo Mercury “V6” e “V8” sono disponibili in tre diverse configurazioni denominate “Sea Pro”, “Pro Xs” e “Four Stroke”. I primi si orientano a equipaggiare le barche da lavoro e quindi realizzano le loro massime prestazioni, fra i 200 e i 300 cavalli, a regimi di soli quattro mila e 600 e i cinque mila e 400 giri. Professionali, ma orientati allo sport, i motori serie “Pro Xs”, unità le cui prestazioni viaggiano fra i 300 e i 175 cavalli erogati fra i cinque mila e 600 e i sei mila 200 giri. Oltre a essere più “dinamici” dei “Sea Pro” sono anche più leggeri. Destinati al diporto tradizionale i “Four Stroke”, unità eroganti da 175 a 300 cavalli erogati fra i cinque mila e 200 e i sei mila giri. La famiglia permette anche di disporre di modelli da 200 e 225 cavalli realizzati su base “6V” anzichè “8V” come nel caso delle due serie precedenti. Novità sul top di gamma “Sea Pro 300” il sistema di staffaggio “Ams” che isola completamente il motore dallo scafo evitando che questi debba assorbire la benché minima vibrazione.

 

Le novità Mercury 2019

Modello

 

Cilindri (l/n.o)

 

Potenza (cv)

 

Regime (rpm)

 

Alternat. (a)

 

Peso

450 Racing

 

4,6/V8

 

450

 

5.800/6.400

 

85

 

320

300 Sea Pro

 

4,6/V8

 

300

 

4.800/5.600

 

85

 

239

250 Sea Pro

 

4,6/V8

 

250

 

4.800/5.600

 

85

 

239

225 Sea Pro

 

4,6/V8

 

225

 

4.800/5.600

 

85

 

239

200 Sea Pro

 

3,4/V6

 

200

 

4.600/5.400

 

85

 

216

300 ProXs

 

4,6/V8

 

300

 

5.600/6.200

 

85

 

229

250 ProXs

 

4,6/V8

 

250

 

5.600/6.200

 

85

 

229

225 ProXs

 

4,6/V8

 

225

 

5.600/6.200

 

85

 

229

200 ProXs

 

4,6/V8

 

200

 

5.600/6.200

 

85

 

229

175 ProXs

 

3,4/V6

 

175

 

5.400/6.000

 

85

 

213

300 Four Stroke

 

4,6/V8

 

300

 

5.200/6.000

 

85

 

239

250 Four Stroke

 

4,6/V8

 

250

 

5.200/6.000

 

85

 

239

225 Four Stroke

 

3,4/V6

 

225

 

5.200/6.000

 

85

 

216

200 Four Stroke

 

3,4/V6

 

200

 

5.000/5.800

 

85

 

216

175 Four Stroke

 

3,4/V6

 

175

 

5.000/5.800

 

85

 

216

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