Mercury Verado 400HP L6

Mercury Verado 400HP L6

Mercury Verado 400 HP: il fuoribordo che ha stregato gli americani

Motori marini

01/04/2019 - 14:15

Ok, sono americani e a loro le cose grandi piacciono, ma i nuovi Verado 400 di Mercury, li hanno fatti impazzire. Almeno per quanto si è visto a Miami, durante il Boat e Yacht Show dove il fuoribordo di serie più potente del produttore americano ha fatto a sua comparsa ufficiale sul mercato. Probabilmente la scelta di presentarlo nel 2019 è coincisa con gli 80 anni del marchio Usa, visto che il primo fuoribordo con la grande M dotato di 400 cavalli, il Mercury Racing ROS 400, ha fatto la sua prima comparsa quattro anni or sono nel mondiale XCAT Offshore.

Agli statunitensi, si diceva, meno preoccupati degli europei del costo della benzina, il motore evoluzione del best seller Verado 350 è piaciuto parecchio, tanto da averlo proposto in applicazioni multiple su una pletora di imbarcazioni e di tipologie molto differenti: fisherman, center consolle, fast commuter, fast cruiser. E per mostrare la policroma personalità del grande fuoribordo Mercury, il nuovo Verado era installato con un trionfo di livree da fare invidia a un catalogo di moda. Oltre alle quattro versioni, diciamo, pret-a-porter: il nero Phantom Black e le tre diverse sfumature di bianco: Warm Fusion, Cold Fusion e Pearl Fusion, si sono viste schiere di Verado 400 dalle calandre in tinta con gli scafi: davvero intriganti. Un’americanata? Molto meno di tante altre mode arrivate da oltreoceano.

Certo, noi mediterranei possiamo anche accontentarci di averne uno solo di Verado 400 attaccato allo specchio di poppa, ma quando si vedono degli exploit tipo il Tirranna (sì, con un sacco di consonanti, forse per essere all’altezza della potenza disponibile) di Cigarette Racing, un 59’ con sei Verado 400R, non si può non rimanere affascinati se non altro della fantastica sfrontatezza dei diportisti stelle e strisce.

Più in dettaglio, il Verdao 400 ha dalla sua la leggerezza che lo rende il peso piuma tra i propulsori fuoribordo con almeno 400 cavalli. Come il progenitore Verado 350 pesa solo 303 kg, che se in assoluto possono sembrare non pochi, va però ricordato che il suo diretto concorrente giapponese (quello con 425 cavalli e tre diapason nel marchio) pesa ben 129 kg in più. E quando le applicazioni sono multiple, questo divario influenza inevitabilmente assetto e consumi. Certo, mentre il motore nipponico è aspirato e quindi per raggiungere quella potenza ha bisogno di un V8 da 5,6 litri, il fuoribordo del gruppo Brunswick è un 6 cilindri in linea sovralimentato da 2,6 litri e tutto quel peso in meno da portarsi dietro fa una sostanziale differenza.

Il Verdao 400 è disponibile anche in versione 400R, con limitatore posizionato a 7000 giri invece che a 6800. In questo caso sono due le possibilità offerte all’armatore per quanto riguarda la trasmissione: la robusta Heavy Duty 5.44 (come il 400 “normale”) pensato per scafi più leggeri e per velocità massime fino a 70 nodi; e la SportMaster 1.75, pensato per chi cerca applicazioni sportive e per gli speed-addicted, rivolgendosi a imbarcazioni con velocità di punta superiori al limite sopra indicato.

Il Verado 400 in entrambe le versioni è ovviamente parte integrante dell’ecosistema Mercury e può sfruttare il joystick Mercury JPO per manovrare la barca come in un videogioco in ogni direzione, anche trasversalmente e facendo ruotare la barca su se stessa. Inoltre, se volete emulare i diportisti Usa e dotarvi anche voi della raffica di Verado 400, potete stare tranquilli che lavoreranno tutti coordinati nel miglior modo possibile grazie al software di controllo: Replicator, realizzato per controllare le applicazioni multiple da cinque o sei motori fuoribordo.

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