Un momento della conferenza stampa organizzata da UCINA al Boot di Dusseldorf

Un momento della conferenza stampa organizzata da UCINA al Boot di Dusseldorf

Italy, Tax & Yachting: “Nautica e Fisco” di UCINA diventa internazionale

Istituzioni

27/01/2018 - 08:56

Italy, Tax & Yachting: la guida “Nautica e Fisco” diventa internazionale

Prosegue incessante l’azione promozionale di UCINA per richiamare l’attenzione degli appassionati di nautica o di chi si vuole affacciare al mondo dello yachting, verso le barche e il mare anzi, verso i mari italiani. Dubbi su normativa, paura delle tasse vigenti nel bel Paese, e burocrazia a volte macchinosa al limite dell’esasperante, anch’essa, ahinoi, purtroppo tipicamente italiana, hanno rappresentato uno scoglio che ha spesso frenato non solo il sereno godimento di una passione, quella dell’andar per mare, ma sono stati pure un forte deterrente per chi avrebbe voluto comprare la sua prima barca per godersela in santa pace di fronte alle nostre bellissime coste.

L’attività di Confindustria Nautica negli ultimi anni - per altro vissuti nella realtà di una nazione in difficoltà economica e di un settore produttivo, quello della cantieristica per il diporto, che ha attraversato una conseguente crisi epocale - si è dunque ancor più focalizzata per rimuovere quella pesante zavorra. Come? Lavorando sodo dove tasse, normativa e burocrazia si generano: nei Ministeri, alle Camere, nelle varie Commissioni Parlamentari. Il frutto di tale incessante attività, condotta dal team UCINA capitanato da Roberto Neglia – responsabile dei rapporti istituzionali dell’Associazione - in coordinamento con Assomarinas e Assonat (portualità turistica), Confarca (scuole nautiche), Assilea (leasing) e Federvela, è culminato lo scorso 2 novembre con l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del nuovo Codice della Nautica, una legge che ha il compito dare nuove regole al settore, attesa da anni e soprattutto auspicata da tutti, utenti e chi nella nautica lavora. Tante le novità in essa contenute - ne abbiamo già ampiamente parlato più volte su PressMare - che non solo danno la sensazione di aver finalmente imboccato un nuovo corso nel rapporto fra stato e nautica, in passato quasi mai felice, ma che a livello pratico cercano di riportare l’Italia allo status che idealmente merita, quello di luogo attrattivo e godibile per chi ha o vuole farsi una barca, grande o piccola che sia.

Un grande lavoro che UCINA, approfittando della vetrina internazionale del Boot di Dusseldorf - il più grande salone nautico indoor, uno dei più importanti in termini di novità di prodotto e di business generato – ha voluto illustrare alla stampa internazionale, convocata all’interno dello stand di Confindustria Nautica, il giorno seguente l’apertura del boat show tedesco. A spiegare gli aspetti salienti, ciò che di nuovo porterà il Codice, quali benefici ne otterranno i produttori e dunque l’intera filiera del made in Italy nautico, ma soprattutto quali saranno gli effetti pratici sull’utenza, è stata Carla Demaria, presidente di UCINA. Momento clou della conferenza “Nautica, destinazione Italia”, dove sono state appunto presentate le principali attività svolte dall’Associazione soprattutto negli ultimi due anni, è stata la consegna agli intervenuti dell’edizione in lingua inglese della guida “Nautica e Fisco”, dal titolo “Italy, Tax & Yachting”. Una guida realizzata a “quattro mani” con l’Agenzia delle Entrate, dove sono contenute le novità in tema fiscale e doganale, realizzate per riportare l’Italia a essere di nuovo meta appetibile per chi ha un’imbarcazione. Applicazione dell’IVA al 10% per gli ormeggi fino a un anno; flat tax per gli stranieri che spostano la loro residenza in Italia; creazione in Italia di una nuova Camera Arbitrale Internazionale del mare e della nautica, chiarimenti sull’applicazione dell’esenzione IVA alla navigazione commerciale (unità grandi e grandissime), sono le più rilevanti.

L’occasione è stata anche propizia per diffondere a giornalisti e operatori intervenuti, i dati sullo stato di salute dell’industria nautica a livello globale, dove circa un terzo è rappresentato da unità made in Italy.

“Per noi produttori la crisi è alle spalle, il vento è cambiato - ha dichiarato la Demaria – come suggeriscono i principali indicatori che riscontriamo a livello internazionale. A guidare la ripresa del mercato globale c’è soprattutto l’Europa, dove l’Italia ha un trend di crescita significativo, sottolineato dalla forte impennata del leasing nautico italiano nell’ultimo anno (+ 70%), cresciuto soprattutto nei mesi a seguire il Salone Nautico di Genova. Questo è il segno della ritrovata efficacia della nostra manifestazione che è tornata a essere uno dei primari boat show internazionali.” Tutta la passione della dinamica presidente si è ancora una volta manifestata quando in conferenza stampa ha sottolineato con giusto orgoglio che “il mercato in Italia crescerà ancora”.

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