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Absolute Navetta 52: il test di PressMare

Barca a motore

17/11/2017 - 10:48

Un mare incrociato e con onda formata ci ha aspettato fuori da Portopiccolo a Sistiana (Trieste) per il test della Navetta 52. Una condizione meteo interessante per mettere alla prova una barca per la crociera che fa della comodità in navigazione uno dei suoi punti di forza. E il suo scafo, alto sull'acqua e voluminoso, si è comportato bene. Le onde si sentivano, è normale, ma mai in modo brusco e mai hanno creato problemi.

Uscendo dal porto abbiamo subito trovato mare e vento contro, con la sua V di prua particolare – profonda e verticale la parte in acqua e voluminosa la parte fuori – fende bene le onde e ha un’ottima galleggiabilità che la tiene ben fuori dall'acqua (oltre a creare volumi interni maggiori).

Morbida al timone, il motore ti accompagna nelle accelerazioni senza reazioni brusche e nervose e anche con mare al traverso mantiene un’ottima direzionalità. È una barca docile, con una carena molto stabile, progettata per essere gestita con facilità. Il raggio di virata non è strettissimo, ma d'altronde non è richiesto da una barca di questo tipo che non cerca reazioni e performance supersportive ma fa dell'easy sailing la sua carta vincente.

E veniamo alle prestazioni di questa barca che incarna sia il tipico spirito della navetta, quanto a prestazioni tranquille in regime dislocante, sia quello da motoryacht planante e rapido. Due Volvo Penta IPS600 da 435 cv ciascuno (motori common rail da 5,5 litri e 6 cilindri in linea con turbo e compressore volumetrico) sono la motorizzazione offerta dal cantiere, una scelta che troviamo azzeccata ed equilibrata. Abbiamo toccato velocità di punta oltre i 22 nodi (il mare, lo ricordiamo, era incrociato e mosso), ma più interessanti sono le prestazioni "di tutti i giorni", le velocità di crociera che abbiamo registrato: intorno a poco più di 12 nodi e 2600 giri motore si tiene la planata minima e si consumano circa 85 l/h.

Se si preferisce una navigazione dislocante, rinunciando a meno di 2 nodi di velocità si naviga a 2400 giri motore con consumi di 62 l/h. Mentre la barca si allunga in una bella planata piena a 15 nodi (3000 giri motore) e consumi a 120 l/h.

All'interno il posto di comando è comodo, la visuale ottima grazie ai grandi finestroni senza montanti. Inoltre la barca, una volta chiuso il portellone scorrevole a poppa, è molto silenziosa, non si sentono né vibrazioni né scricchiolii: tutti punti a favore che sottolineano le qualità costruttive di Absolute.

Per il rientro in porto avevamo il mare a favore e ci siamo spostati sul fly. Posizione centrale per il pilota ma non solitaria, è infatti circondato da divani e comodissime chaise longue. Le manovre in banchina grazie al joystick sono semplici e aiutano a essere sereni nel prendere la decisione di navigare con o senza l'aiuto di un marinaio.

In coperta ci si muove bene e sempre con grande sicurezza, il pozzetto e i passaggi laterali sono ben protetti e a prua hanno gestito bene lo spazio riuscendo a ottenere un salotto esterno over size che non intralcia quando si è impegnati nelle operazioni di ancoraggio.

Sulla Navetta 52 non manca – è una delle caratteristiche di Absolute – l'uscita laterale a fianco della consolle di guida: molto utile per il timoniere e tipica dei grandi yacht.

Paola Bertelli

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