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12 marzo 1948: Pietro Vassena col suo C3 tocca -412 metri di profondità

Storia e Cultura

13/10/2017 - 20:33

69 anni fa il record di profondità di Pietro Vassena a bordo di un sottomarino autocostruito

Il 12 marzo 1948, ovvero 69 anni fa Pietro Vassena, genio lecchese al quale probabilmente non è stato mai dato sufficiente lustro, in equipaggio con il sommergibilista Nino Turati, stabiliva un nuovo e per il tempo strabiliante record di profondità. Nelle acque lariane, tra Argegno e Nesso, portò il suo sommergibile, il C3, un batiscafo assolutamente artigianale, realizzato con mezzi propri e in base alle sue intuizioni, a raggiungere l’ardita quota di -412 metri. Ovviamente le cronache di tutto il mondo riportarono la notizia e Vassena ebbe il suo momento di gloria, suscitando l’interesse del mondo scientifico e dei militari che, dotati di mezzi ben diversi, erano ancora lontani dal riuscire a raggiungere tali limiti.

Il C3 che, come riporta il registro ufficiale della US Navy, fu "il primo mezzo sottomarino di pace, per ricerche scientifiche", un vero gioiello ingegneristico realizzato da un autodidatta – a Pietro Vassena fu attribuita in seguito una laurea honoris causa in ingegneria – ebbe purtroppo vita breve. Nei mesi successivi fu infatti portato a Capri per eseguire una campagna di rilievi scientifici sulla flora e la fauna presente a grande profondità. A questa sarebbe dovuto seguire un secondo tentativo di record che lo doveva spingere a sfiorare i mille metri, per l’esattezza quota -978. Il supporto della nostra disastrata Marina Militare post bellica, fu il linea, cioè disastroso. Il 20 novembre del 1948, durante alcuni test in immersione senza equipaggio, l’unità d’appoggio alle operazioni, il rimorchiatore “Tenace”, perse il cavo al quale era assicurato il C3 per la banale rottura di un paranco, e il batiscafo s’inabissò senza che ci fosse poi la possibilità di recuperarlo.

 

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