Image

CRN 74m CLOUD 9: sarà regina

Superyacht

29/09/2017 - 19:09

CRN 74m CLOD 9: sarà regina

CRN ha varato CLOUD 9, nave di 74 metri. Ne abbiamo parlato con l’Avvocato Alberto Galassi, Amministratore Delegato del Gruppo Ferretti

“Era fine maggio 2014, la carica di Amministratore Delegato era freschissima, l’avevo assunta appena una settimana prima, e in pratica il primo atto ufficiale fu per me proprio l’incontro con l’armatore di questa nave di 74 metri di CRN per la firma del contratto. Per questo motivo, quando l’ho vista scendere in acqua, non le nascondo di aver provato un’emozione particolare, a livello personale perché è la prima grande unità costruita interamente da quando rivesto questo ruolo nel Gruppo, e anche tanto orgoglio pensando a tutti coloro che hanno partecipato alla sua progettazione, design e costruzione, perché si tratta di una nave magnifica sotto tutti i profili”

A parlare è Alberto Galassi, Avvocato, manager al vertice e dunque protagonista della storia più recente del Gruppo Ferretti, mentre l’occasione dell’intervista di cui vi riportiamo uno stralcio, è stato un incontro a margine della conferenza stampa che il gruppo forlivese ha tenuto in occasione del Boot di Dusseldorf 2017, il giorno dopo del varo dell’unità in questione. Battezzata CLOUD 9, la nave di cui si parla, con i suoi 74 metri di lunghezza per 13,50 di larghezza, è la seconda mai prodotta in termini dimensionali da CRN - prima, con 80 metri di lunghezza, resta Chopi Chopi varata nel 2013 - e grazie a due motori Caterpillar 3516C da 2.000 kW @1600 rpm, può raggiungere una velocità massima di 16,5 nodi, navigando a 15 nodi di velocità di crociera.

PressMare - Cosa ricorda di quel momento, quando incontrò l’armatore?

A.G - Anche quel momento l'ho vissuto con molto trasporto. Firmare un contratto del genere è stato ovviamente importante per CRN e per il Gruppo Ferretti, come sarebbe stato per qualunque azienda ricevere un ordine da decine di milioni di euro. L’armatore mentre firmava mi guardò negli occhi e mi disse “firmo questo contratto perché mi fido di te, mi fido del cantiere, e sono certo che riuscirete a darmi una barca bellissima”. Anche quell’attestazione di fiducia, così forte, m’impressionò tantissimo, riuscì a darmi subito il metro di quanto fosse solida la reputazione del nostro cantiere, di quanto fosse importante il suo ruolo nel mercato, una posizione che con questa nave siamo riusciti a rafforzare ulteriormente.

PressMare - Quanto è distante CRN dalla nautica del Nord d’Europa, alla quale i cantieri di tutto il mondo si riferiscono in termini di qualità?

A.G. - Se il riferimento è alla cantieristica olandese, non credo di passare per presuntuoso se affermo che ormai, con le navi che abbiamo consegnato negli ultimi tempi, il gap fra CRN e uno qualsiasi dei loro famosi brand d'Olanda sia stato assolutamente colmato, non esiste più. Ogni volta che realizziamo una nuova nave per noi è un momento di crescita del quale facciamo tesoro. Sono sicuro che quando visiterà CLOUD 9, al prossimo Monaco Yacht Show, in settembre, converrà con me che questa è una vera e propria opera d’arte, espressione di genio, creatività, maestria, tipiche del made in Italy e con un livello di qualità percepita ma anche nascosta, quella che sta dietro a paratie e cielini, che, semmai, potrà divenire un termine di paragone per gli altri. Il nostro ufficio tecnico, che ha curato lo sviluppo della piattaforma navale, così come l’ingegnerizzazione di ogni particolare, la distribuzione dei pesi a bordo ecc. ha fatto un lavoro pazzesco, mirato a dare alla nave doti di seakeeping superiore, in termini si sicurezza e comfort. Ma la massima attenzione l'abbiamo posta anche per offrire garanzia di qualità assoluta a tutte le parti di cui si compone la nave e non è una cosa propriamente semplice perché un oggetto del genere si realizza mettendo assieme un'infinità di pezzi, come fosse un gigantesco puzzle. Zuccon International Project è poi riuscito a conferire personalità al design, all'estetica di questo yacht, interpretando la materia, in cui sono maestri, nell’accezione migliore, rendendo cioè la barca funzionale, bella, proporzionata, dotata di una propria personalità.

PressMare – Chi ha curato gli interni di CLOUD 9?

Winch Design e devo dire che anche il lavoro di questo studio è stato di altissimo valore. I cinque ponti di cui si compone la nave, la suite armatoriale, le sei cabine ospiti, gli enormi ambienti comuni, vedrà, saranno spettacolari, calibrati, come del resto l’intera unità, sui gusti dell’armatore. Purtroppo c’è un vincolo di riservatezza che m’impone di non poterle dire di più, ma stia certo che CLOUD 9 sarà una delle regine indiscusse di Monaco.

 

© Copyright All rights reserved

PREVIOS POST
La ricerca e lo sviluppo delle forme della carena - parte 5
NEXT POST
La ricerca e lo sviluppo delle forme della carena - parte 4