Grand Soleil 58

Grand Soleil 58

Grand Soleil 58 Performance: prova in mare del gioiello Made in Italy

Barca a vela

29/09/2017 - 19:15

Il Cantiere del Pardo è presente al Boote di Duesseldorf nella Hall 16 Stand C21 con due modelli, entrambi particolarmente interessanti il mercato nordeuropeo: il 46 Long Cruise e il 58 Performance di cui vi proponiamo la prova da noi effettuata in occasione del lancio a fine settembre.

Il Cannes Yachting Festival è un salone ricco di imbarcazioni e prime assolute, come si conviene alla cittadina rivierasca famosa in tutto il mondo per la Palma d’Oro del suo festival cinematografico. Qui è stata lanciata l’ultima creatura del Cantiere del Pardo, il Grand Soleil 58 Performance, un fast cruiser frutto delle linee d’acqua disegnate da Felci Yacht Design e del lavoro di Nauta Yacht Design per l’architettura generale e gli interni.

Nell’ immediatezza avevamo pubblicato le prime immagini in navigazione e le nostre prime impressioni assieme a un video da bordo che potete rivedere a questi link:
https://www.pressmare.it/it/comunicazione/press-mare/2016-09-12/grand-soleil-58-made-in-italy-barca-a-vela-3809
https://www.pressmare.it/it/comunicazione/press-mare/2016-06-13/anteprima-vela-navigazione-grand-soleil-58-2891

Sulla banchina del Vieux Port siamo saliti a bordo dello scafo numero 2, molto “stiloso” nella sua colorazione esterna nero canna di fucile che nasconde la finestratura a murata, utile per dar luminosità agli interni ad alta customizzazione e fruire del panorama quando lo yacht è in rada. Tuttavia, la soluzione della finestratura a murata, che oggi va ovunque per la maggiore, non incontra il nostro personale gusto estetico quando si guarda la barca dall’esterno.

Tutto risolto grazie alla colorazione scura, splendida inoltre nel suo contrasto con il teak della coperta, che sottolinea le linee moderne e sobrie dell’opera morta, rendendo la barca decisamente sexy, come si usa dire in inglese. Naturalmente il colore scuro prevede un efficiente impianto di condizionamento dell’aria, e abbiamo potuto verificare di persona il comfort sottocoperta durante la caldissima giornata settembrina, con temperature ancora agostane.

Scesi dall’esemplare ormeggiato in banchina, a poche ore dall’evento di presentazione sulla Croisette, siamo saliti su un gommone per andare a navigare sullo scafo numero 1, di colore bianco, che ci aspettava in rada. Spinti dalla brezza pomeridiana fino a 14 nodi, abbiamo potuto testare le caratteristiche, ottime, di questo gioiello interamente progettato e costruito in Italia in fibra di vetro in matrice di resina epoxy vinilistere con un ritorno al metodo della laminazione manuale effettuata da artigiani ad alta specializzazione. I carichi di albero e chiglia insistono invece su una struttura in carbonio adeguatamente incollata e laminata allo scafo.

Saliamo a bordo dello yacht dal gommone di trasferimento, operazione facile e sicura: buono a sapersi per il futuro armatore che durante le crociere non sempre potrebbe avere tempo o voglia di aprire la spiaggetta a filo d’acqua che chiude il tender garage a poppa (dotato di un comodo sistema di alaggio). Troviamo la barca ha già armata con la randa a riva sull’albero in carbonio (un optional che ci sentiamo di consigliare, sull’esemplare n°3 è addirittura in carbonio ad alto modulo), il fiocco (con tamburo del rollafiocco recessato a filo coperta) viene aperto rapidamente grazie al winch elettrico a portata di mano del timoniere. La brezza deve ancora dichiararsi ma con 7 nodi riusciamo a bolinare raggiungendo la stessa velocità del vento.

Poiché non siamo sicurissimi della calibrazione degli strumenti, preferiamo raccontarvi qualcosa che vada oltre i pur ottimi numeri di velocità e angolo che abbiamo letto sugli strumenti all’albero, ossia le nostre sensazioni a bordo: una barca di 17 metri e mezzo e poco meno di 19 tonnellate è quasi un maxi, ma al timone il GS 58 è immediato e reattivo come un 40’, accelera rapidamente sotto raffica e si ha sempre il controllo a barca sbandata.

Non solo, scegliendo di timonare sottovento risulta perfetta la naturale posizione con il piede esterno appoggiato sulla falchetta, a pochi centimetri dall’acqua che scorre liscia grazie alle splendide linee disegnate dallo Studio Felci. E’ una sensazione meravigliosa: la barca bilanciatissima, perfettamente sotto controllo e il contatto con il mare quasi (non proprio, ovviamente) si fosse su una deriva. Nel frattempo, infatti, la brezza è salita fino a 14 nodi, ma il GS 58 praticamente non cambia angolo di sbandamento grazie alla stabilità di forma e alle linee d’acqua accurate si mantiene sempre equilibrato come su un binario. Virare è intuitivo e immediato, il fiocco al 110% cambia bordo senza incattivirsi e viene velocemente recuperato sulle mure opposte, ma la barca è già predisposta per montare un autovirante senza sovrapposizione che rende tutto ancora più semplice.

Poggiamo e apriamo il Code Zero rollabile: la barca al lasco stretto accelera regalando sensazioni adrenaliniche, non è un racer, ma la velocità è inaspettata per uno scafo concepito per la crociera veloce. Sul bompresso è possibile armare un gennaker ottenendo maggiore velocità e un migliore angolo alle andature portanti, tuttavia la configurazione con il Code Zero rollabile sempre armato ci pare ottima per l’uso crocieristico. Lasciato il timone, siamo andati a ispezionare la barca, sempre in navigazione. Coperta e pozzetto sono puliti da manovre o elementi potenzialmente pericolosi, il teak, sotto cui scorrono le manovre, è piacevole sotto i piedi, gli osteriggi perfettamente a filo.

I passavanti spaziosi rendono il passaggio a prua privo di contorsionismi e, più in generale, il movimento della barca è assolutamente morbido anche con il mare leggermente increspato dalla brezza. Sensazione confermata dalla successiva bolina stretta, questa volta con una piccola ma fastidiosa onda corta, quando siamo andati sottocoperta a barca sbandata: comfort assoluto, passaggio morbido sulle piccole onde, nessuna inerzia o movimento che porti a soffrire il mal di mare. Il GS 58 è godibilissimo sotto coperta anche sbandato in navigazione. 

Il lay out degli interni prevede diverse configurazioni e molte possibilità di personalizzazione sia a livello di disposizione degli spazi che di essenze lignee e tessuti. Nell’esemplare esposto in banchina, ad esempio, l’armatore ha richiesto i cielini delle cabine con una miriade di punti luce in fibra ottica che richiamano il cielo stellato. Un divertissement che forse farà storcere il naso ai puristi, ma indicativo del livello di customizzazione e rifiniture che il cantiere è in grado di offrire.

Sempre l’esemplare “black” prevede la cantinetta a temperature controllate per i vini e l’opzione della cabina armatoriale (a proravia dell’albero ma centrale) con il letto matrimoniale a murata  - con divanetto sulla murata opposta - e il bagno verso prua. Viceversa altri esemplari già prodotti presentano la più tradizionale cabina armatoriale a prua con letto centrale. Entrambi gli esemplari da noi visionati prevedono la cucina a L sulla sinistra (a destra della discesa il carteggio) a poppavia della luminosa dinette, ma è possibile l’opzione della cucina a C pruavia della dinette, accanto all’albero. A poppa due cabine doppie con buona altezza.

Nella nostra prova non abbiamo mai navigato a motore, accendendolo solo pochi minuti per rientrare più rapidamente nella zona di sbarco di fronte al Vieux Port di Cannes. Possiamo confermare una rumorosità assolutamente contenuta dello Yanmar da 75 CV (in opzione motorizzazioni più potenti)

In conclusione il Grand Soleil 58 Performance è una barca da crociera veloce che saprà farsi ammirare per ancora molti lustri grazie alle grande qualità costruttiva e sobria eleganza nella più pura tradizione italiana. Le ampie possibilità di personalizzazione permettono all’armatore non solo di veder appagati i propri desideri estetici ma anche di posizionare il proprio yacht verso un uso maggiormente crocieristico piuttosto che orientarlo alle regate (esiste una versione con chiglia racing da 3,10m di pescaggio mentre quella provata era da 2,90m), nelle quali alcuni esemplari del GS 58 si sono già cimentati con successo.

A tal proposito, il Cantiere del Pardo sta sviluppando un programma di eventi dedicati ai possessori del GS 58 Performance (11 esemplari già venduti e 8 naviganti) collegati a blasonate regate mediterranee. In occasione della Grand Soileil Cup 2017, 26-28 maggio a Cala Galera ai piedi del Monte Argentario, verrà ufficialmente presentata la Grand Soleil 58 Class.

Principali dati tecnici

Lunghezza fuori tutto, 17,50 m. Baglio massimo, 5,20 m. Pescaggio, 2,90 m (2.45 /3.15 opt). Dislocamento, 18.900 Kg. Motore, 75 hp

Giuliano Luzzatto

@gluzzatto

 

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