Il rientro di Coville a Brest, lo slideshow di Philip Plisson

Sport

14/03/2019 - 17:03

"Non ci sono parole per descrivere l'exploit di papà" ha detto il piccolo Elliot di soli 8 anni, accogliendo suo padre Thomas Coville al rientro nel porto di Brest, nel giorno di Natale. Il più bel regalo per Elliot e il resto della famiglia, accolti da una folla oceanica (passateci il gioco di parole, visto che Brest è considerata la capitale della vela oceanica assieme a Lorient)
Il giorno di Natale il velista bretone Thomas Coville ha conquistato a bordo del maxi trimarano Sodebo il record della circumnavigazione del globo in solitario in soli 49 giorni e qualche ora, stracciando di quasi 8 giorni il precedente di Francis Joyon (attualmente impegnato con il maxi trimarano IDEC nell'assalto al Jules Verne, il record assoluto, che per evidenti ragioni si tenta sempre in equipaggio). Mischiato alla folla c'era anche il maestro della fotografia di mare Philip Plisson (avete presente l'immagine aerea del faro colpito dall'onda alta quasi quanto il faro stesso con il guardiano fuori dalla porta che guarda il fotografo? E' la sua... ma cosa è successo subito dopo quello scatto ve lo racconteremo in una prossima occasione). Il "pescatore d'immagini" come si autodefinisce Plisson, che è anche pittore, ha espresso anche a parole le sensazioni del rientro in porto del recordman solitario: "Lo abbiamo festeggiato come il ragazzo che ritorna al suo paese".

L' impresa in solitario di Coville è frutto di tanta dedizione (era la quinto tentativo), del supporto del suo team a terra (tra cui il routier Jean Luc Nelias, con Thomas a bordo di Groupama nella vittoriosa scorsa edizione della VOR) e della lungimiranza dello sponsor Sodebo. Non sfuggirà infatti che l'azienda francese ha il suo marchio su tutti gli IMOCA della Vendée essende sponsor della manifestazione. Un ragionamento strategico avrebbe spinto a rinviare il record per non sovrapporsi alla regata, invece il management di Sodebo ha lasciato Thoma se il suo team liberi di decidere al meglio. Data la finestra meteo favorevole, la partenza è avvenuta praticamente in simultanea con la Vendée Globe, ma assolutamente in sordina. Interessante notare come il trimarano di oltre 100 piedi abbia dato un intero oceano di distacco (l'Atlantico da Capo Horn alla Bretagna) ai più veloci IMOCA 60 pur senza limitazioni sulla latitudine più bassa da raggiungere che hanno i concorrenti della Vendée Globe.

Giuliano Luzzatto
@gluzzatto

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