Il Maserati Multi70 di Giovanni Soldini, foto Benedetta Pitscheider

Il Maserati Multi70 di Giovanni Soldini, foto Benedetta Pitscheider

A Maserati di Giovanni Soldini la Rolex Middle Sea Race 2016

Sport

13/10/2017 - 21:48

Diamo la notizia tanto attesa dagli appassionati velisti, dagli sportivi, ma sicuramente dagli italiani tutti: Giovanni Soldini ha vinto ancora! Primo a tagliare il traguardo, i cosidetti Line Honours, della Rolex Middle Sea Race, edizione 2016, una delle regate d’altura più belle che si svolgono nel Mediterraneo e nel mondo; sia per i partecipanti, visto che alla partenza accorrono sempre racer ed equipaggi di prim’ordine da tutto il mondo, sia per il percorso: si parte da Malta e si circumnaviga in senso antiorario la Sicilia, lasciando a sinistra le isole Eolie, le isole Egadi, Pantelleria e Lampedusa, per ritornare poi a Malta. 608 miglia che quest’anno sono state navigate con venti moderati che non hanno consentito di avvicinare il record della regata stabilito dal monoscafo Rambler, in un giorno e 23 ore. Non è mancato però il coupe de theatre, proprio sul finire della Rolex Middle Sea Race, la scorsa notte, quando Phaedo3, il maggiore antagonista alla vittoria del trimarano italiano, ha incredibilmente sbagliato rotta, confondendo Linosa per Lampedusa e dunque compromettendo con una rotta sbagliata le proprie chance di vincere.

Sorte a parte, comunque benevola, al buon Giovanni Soldini va riconosciuto il merito di non aver mai mollato la scia di Phaedo3, tranne ovviamente quando questi è andato a virare verso Malta dopo aver doppiato Linosa, commettendo un grossolano errore di navigazione (biosgnava proseguire per Lampedusa). Assieme a tutto il Team Maserati, Soldini ha portato alla vittoria il trimarano senza la possibilità di sfruttare i foil. Maserati nasce infatti come monotipo MOD70, un trimarano con daggerboard a C che generano un po' di sostentamento ma non consentono il full foiling, la possibilità di librarsi totalmente sull’acqua, sostentandosi solo sull’appoggio di derive e timoni. Le modifiche apportae alla barca non hanno potuto essere sfruttate a causa di una grave avaria patita durante il trasferimento a Malta, quando il timone di dritta è stato divelto da un un oggetto non indentidicato semiaffiorante. Questa vittoria  dimostra che il percorso fatto finora è già buono, tanto da rendere Maserati competitivo, tanto da portarlo già a vincere.

Giovanni Soldini

Avvicinarsi a Soldini, uomo e velista d’eccellenza, fa sempre un certo effetto. Ci si aspetta, e sarebbe anche giustificato, il classico personaggio pozzo del sapere, velista sul piedistallo e invece ci si trova di fronte a una persona quasi disarmante per la sua semplicità, l’amico della barca accanto, anche se nella sua pacatezza, nella suo parlare essenziale, senza trionfalismi, c’è la spiegazione del suo saper andar per mare, dei suoi successi nella vela mondiale: un velista/gentleman dei nostri tempi. Uno sportivo italiano di quelli che danno lustro alla Nazione e che il grande pubblico ha scoperto alla fine degli anni ’90, quando da navigatore solitario ha salvato Isabelle Autissier,  sua avversaria e amica, divenendo per l’opinione pubblica mondiale un “capitano coraggioso”. Più recentemente il suo nome si è legato a una serie di record stabiliti navigando con Maserati in equipaggio: Record nella Rotta dell’Oro, la New York San Francisco, nella Rotta del Tè, la San Francisco-Shanghai.

 

PREVIOS POST
Maserati Multi70: rush finale verso Malta
NEXT POST
Baglietto firma la vendita del primo esemplare di MV19