intervista SNO Andrea Pirro Princess

intervista SNO Andrea Pirro Princess

SNO Yachts con Princess e Viking al Salone Nautico di Genova 2016

Barca a motore

13/10/2017 - 18:21

Chiunque venga in contatto con SNO e abbia la possibilità di visitare le sue strutture in Costa Smeralda, a Olbia, resta sicuramente impressionato. Anche per gli addetti ai lavori quella messa su dai fratelli Pirro, Andrea e Francesco, è una realtà che in ambito mediterraneo nel diporto nautico ha pochi termini di paragone. Un polo dove le barche si vendono e soprattutto si assistono a 360 gradi. Capannoni zeppi di scafi di tutte le fogge, anche navi fino a 70 e più metri, strutturati e dotati di tutto ciò che serve per supportare qualsiasi tipo di intervento richieda un’imbarcazione. A cominciare dai mezzi per la movimentazione degli yacht, che hanno in un colossale carro ponte da 800 tonnellate il loro pezzo forte, una rarità non solo per il Mediterraneo.

Forte di tale logistica, oltre al service, al refit e a qualsiasi altra attività riconducibile al post vendita, SNO ha sempre svolto anche attività di commercializzazione come dealer locale di primari brand del made in Italy, ma soprattutto come società importatrice di marchi provenienti dall’estero. Accanto alle gamme fisherman made in USA, che la vedono protagonista assoluta nelle vendite anche a livello europeo e internazionale, SNO Yachts ha importato e importa gamme di motoryacht di grande appeal sul mercato. L’ultima in ambito temporale Princess Yachts, in questo momento il cantiere inglese che riesce a esprimere una qualità, in termini di design, funzionalità e bontà di scafi e allestimenti, tale da risultare il maggior competitor dei motoryacht costruiti in Italia.

Subito dopo il Cannes Yachting Festival, appena concluso, abbiamo avuto modo di incontrare Andrea Pirro all’interno delle strutture della Fiera di Genova che fra pochi giorni ospiteranno il Salone Nautico 2016.

Innanzi tutto, come è andato lo Yachting Festival di Cannes?

Per noi bene anche se in senso generale abbiamo percepito un’affluenza minore rispetto alle edizioni precedenti. Meno visitatori, probabilmente dovuti al clima che si è instaurato in Costa Azzurra dopo i tragici fatti di Nizza, ma quelli che sono venuti hanno mostrato interesse. Devo riconoscere che anche i clienti italiani, almeno negli stand dove SNO era presente con i suoi uomini, mi è sembrato che siano un po’ diminuiti, anche perché in molti già sapevano che una parte delle nostre barche, quelle che commercializziamo, sarebbero state riproposte a Genova.

Che sensazioni ha sul mercato in Italia?

La situazione è innegabilmente migliorata, anche se non si possono certo usare toni trionfalistici. Direi che in senso generale sta cambiando il clima attorno al mondo della nautica, delle barche, come testimoniano certi indicatori legati alle compravendite di barche usate o quelli del leasing per le barche nuove, tutti molto positivi. I danni fatti dal Governo Monti hanno e avranno purtroppo ancora ripercussioni, ma mi sembra che la situazione stia nettamente migliorando. Dopo gli ultimi anni “nel surgelatore” il mercato si muove e anche gli italiani stanno tornando alla nautica. Un andamento testimoniato da diversi segnali che arrivano anche dai costruttori, non ultimo proprio il ritorno alla kermesse genovese, oltre che di Princess, anche di altri storci marchi esteri come Fairline, Sunseeker, Sealine, Chris Craft.

Motoryacht della linea Flybridge, il Princess 82, il Princess 72S’ in rappresentanza della linea “S”, quella degli Sport Yacht col fly, e poi il 58 piedi della gamma V, gli Open di Princess. Le barche sono già ormeggiate da giorni nella darsena del Salone Nautico di Genova. Giunte fra le prime, quasi a simboleggiare una corsa al posto, che ben testimonia una percezione mutata intorno al Nautico.

“Da quest’anno abbiamo la rappresentanza di Princess per il principale mercato italiano. Il primo obiettivo era quello di riportare il marchio a Genova e lo centriamo subito con tre barche di livello medio-alto”.

Qual è il rapporto con Princess?

“Abbiamo in campo un progetto pluriennale, che vede il punto di forza in una gamma veramente completa che va dai 39 piedi ai 40 metri. Ma trova un elemento fondamentale in un rapporto forte e gestito in piena serenità”.

Al Salone ci sarà anche Viking, altro prestigioso marchio rappresentato da SNO…

Si, l’82 piedi sarà la regina delle giornate dedicate alla pesca d’altura. Esporremo un esemplare nuovissimo, appena consegnato al suo armatore, che riesce a dare bene il metro dello stato dell’arte raggiunto dalla gamma Viking, un vero e proprio termine di paragone per tutti i costruttori e ovviamente per la clientela..

Facciamo anche il punto sull’andamento della scorsa estate, come è andata vista dal vostro punto di osservazione privilegiato in Costa Smeralda?

“E’ la prima volta che le autorità hanno fatto controlli, perlopiù di sicurezza, senza perseguitare i clienti, segno che le attività svolte da UCINA Confindustria Nautica hanno prodotto effetti concreti e che la riduzione del 50% del fenomeno della duplicazione degli stop in mare trova riscontro concreto. Insomma, non abbiamo più avuto quei segnali di accanimento degli anni scorsi. Anzi, a dirla tutta, questi atteggiamenti quest’anno li abbiamo rilevati in Francia, una tendenza che dovremmo cominciare a raccontare.

Il turismo nautico in Sardegna ne ha beneficiato?

C’erano molti più maxi yacht dello scorso anno e probabilmente anche in questo caso il fattore tranquillità della situazione italiana rispetto a quella di altri paesi che si affacciano sul Mediterraneo, ha avuto il suo peso. Avremmo di certo preferito che fossero tornati per circostanze e motivazioni diverse, ma è innegabile che ciò ha però dato l’opportunità agli operatori non solo di tornare a lavorare ma anche di riproporre ad armatori ed equipaggi la qualità dei nostri servizi, la capacità dei nostri uomini. Solo così potremo evitare che, tornata la serenità che auspichiamo per tutti, le barche non facciano di nuovo rotta verso altri lidi.

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