Perini Navi Sybaris

Perini Navi Sybaris

Perini Navi 70m Sybaris

Superyacht

09/11/2018 - 13:26

Sybaris è la prima unità della serie 70 m d Perini Navi, uscita oggi dal cantiere.

Sybaris è l’unità a vela più grande mai costruita dal cantiere italiano, ad eccezione di The Maltese Falcon, il clipper di 88 metri balzato sin dal suo varo agli onori delle cronache per l’elevato contenuto tecnologico che lo distingue. L’esperienza del cantiere nel creare navi tecnologicamente d’avanguardia su Sybaris si esprime con forza e lo troviamo su molti dei temi che questa nave affronta nel suo complesso progetto.

Scafo e sovrastruttura sono di alluminio e sono stati realizzati in Turchia, mentre gli allestimenti sono in corso presso il cantiere Picchiotti di La Spezia, da dove questa unità a vela prenderà il mare in modo autonomo con il suo armatore, Bill Duker.

Questo primo esemplare della linea 70m di Perini Navi porta con sé quelle caratteristiche tipiche di ogni yacht realizzato dal cantiere italiano, dunque, qualità costruttiva ai massimi livelli, comfort senza compromessi e sicurezza totale. Questi aspetti rappresentano dei punti fermi su ogni yacht, a vela o a motore, prodotto dal Gruppo Perini Navi cui appartiene anche il cantiere Picchiotti.

La nuova unità di 70m di Perini Navi è anche portatrice di uno stile che pur tipicamente Perini per soluzioni e scelte progettuali, risulta essere più filante e dinamico. Naturalmente questo risultato è favorito da una maggiore lunghezza fuori tutto, ma anche di una richiesta specifica dell’armatore, che oltre a esprimere la volontà di creare uno yacht a vela unico nella sua categoria di appartenenza, poneva l’accento su tre temi fondamentali: amicizia, passione e scultura. L’armatore sin dall’inizio ha espresso la volontà di realizzare la più bella barca a vela mai costruita, affidando tale responsabilità a Perini Navi e a un nutrito team di survey, tecnici, progettisti e specialisti che Bill Duker conosce personalmente e con i quali mantiene rapporti di amicizia. L’armatore è molto legato a Perini Navi e alle persone con le quali da oltre 20 anni intesse rapporti da lui stesso definiti di qualità, rapporti fatti anche di capacità di confronto dei coinvolti per trasformare una visione in realtà navigante.

Indubbiamente Bill Duker ha avuto le idee chiare sin dall’inizio del processo che dalla progettazione ha portato alle battute finali della costruzione di questa nave a vela di grande contenuto formale e tecnologico. L’amicizia come principio del trittico che appartiene alla sua visione di nave ideale, l’ha espressa e vissuta già dal primo dialogo che ha poi portato allo sviluppo del progetto con tutti i coinvolti di Perini Navi e i professionisti. Tale principio lo ritroviamo ovviamente anche nella gestione delle aree esterne e interne della nave, dove tutte chiaramente parlano di condivisione di spazio ed esperienze in mare. La passione è un concetto che ognuno di noi può esprimere in tanti modi e ambiti diversi, ma relativamente a una nave e a Sybaris in modo particolare, questa emerge con forza nella scelta di realizzare un ketch di 70 metri dalle prestazioni veliche elevate, dunque, capace di garantire il piacere di navigare a vela assicurando il rapporto con gli elementi mare e vento nonostante le dimensioni. L’ultimo dei tre cardini della visione di Mr. Duker è scultura, intesa come la volontà di creare una vera opera d’arte navigante, dunque, una nave capace di superare dal punto di vista estetico il fine funzionale, per essere ammirata e apprezzata anche come oggetto formale.

L’arte è sempre un connubio di creatività e tecnica, capacità di dare forma alle idee, seguendo in questo caso anche le esigenze funzionali che ovviamente su una nave non possono mai venir meno. Un esercizio complicato ma possibile, come Sybaris dimostra. Oltre tutto ciò che è visibile e tangibile ci sono tanti aspetti tecnici che meritano di essere analizzati, a cominciare dalle linee d’acqua e dall’intero progetto sviluppato dal cantiere italiano e ottimizzato da Philippe Briand, per ottenere il massimo possibile dal piano velico e dallo scafo in termini di prestazioni.

Il risultato è una nave armata a ketch con due alberi realizzati dall’olandese Rondal, dei quali quello di maestra di 72 metri e quello di mezzana di 62, entrambi in carbonio e deputati a sostenere oltre 3.000 mq di tela al vento.  La chiglia è del tipo retrattile e permette di variare il pescaggio da 4,54 m a 11,74, agevolando così sia il passaggio in acque poco profonde sia le prestazioni a vela. Gestire un piano velico così potente e le appendici è sicuramente un esercizio non semplice, ma grazie a un innovativo sistema di gestione delle manovre l’equipaggio è in grado di operare in sicurezza, garantendo la messa a segno delle vele e le performance che questa nave merita sempre di esprimere. Le vele sono state sviluppate dalla North Sails e sono le 3DL, le cui doti sono state ampiamente testate su numerosi grandi yacht a vela, che le hanno adottate con successo e soddisfazione degli armatori e degli equipaggi per le performance che sono in grado di esprimere. Ma non è ancora tutto, anzi, parlando di innovazioni tecnologiche su Sybaris si potrebbe scrivere un libro, ma certo è, che non possiamo sottrarci dall’evidenziare i nuovi sistemi di Captive Winch sviluppati da Perini Navi per questo progetto, unitamente ai nuovi avvolgitori per le vele, grazie ai quali le manovre risultano più rapide e fluide. Un aspetto importante riguarda la volontà di contenere le masse verso l’alto con l’adozione di alberi in carbonio realizzati da Rondal e sartiame sempre in carbonio by Carbo-Link. Grazie a tale scelta è stato possibile contenere anche le masse in basso, ossia, in chiglia. Tutto questo porta a un peso complessivo relativamente contenuto, grazie al quale anche con venti leggeri le prestazioni veliche sono all’altezza di un mezzo senza compromessi.

In apertura abbiamo anche detto che il progetto di Sybaris ha affrontato numerosi temi tecnologici che meritano di essere evidenziati. Tra questi sicuramente l’attenzione al consumo energetico, passando per una razionalizzazione tanto dei consumi quanto dei carichi richiesti ai generatori. In pratica la produzione di energia elettrica a bordo di questa nave non supera mai il reale fabbisogno di carica delle batterie e di mantenimento operativo di tutte le utenze in funzione. Questa è una condizione variabile in modo continuo, vale a dire che a un incremento della richiesta energetica corrisponde un aumento della produzione da parte dei generatori e vice versa. In pratica, si abbattono le dispersioni energetiche e si può far ricorso all’energia accumulata nelle batterie per navigare a emissioni zero. Un impianto moderno ed efficace, che grazie all’adozione di generatori a giri variabili gestiti in DC BUS, i quali si adattano in modo continuo all’effettiva richiesta di energia di bordo, consumano sempre solo ciò che realmente serve. Questo sistema è stato adottato per la prima volta a bordo di uno yacht a vela Perini e si basa sull’impiego di tre generatori a velocità variabile, accoppiati a pacchi di accumulatori ai polimeri di Litio per lo stoccaggio di energia. Grazie a questo impianto, Sybaris non produce mai energia che non sarà utilizzata, ottenendo una riduzione dei consumi che significa anche il 25% di abbattimento di produzione di CO2.

Oltre questi aspetti che già da soli basterebbero ad apprezzare lo sforzo tecnologico di chi ha progettato questo impianto, si ottiene anche un abbattimento delle manutenzioni e del peso. In fase progettuale l’impianto elettrico di tutta la nave è stato oggetto di analisi tese all’ottimizzazione della quantità dei cavi elettrici che lo compongono. Anche in questo caso la riduzione ottenuta rappresenta un risparmio economico e di peso importanti. Un’ultima nota la merita la qualità dell’energia in corrente continua prodotta dall’impianto di generazione elettrica, che non richiede i filtri AC in quanto già perfettamente stabilizzata all’origine. L’efficienza ottenuta con le tante attenzioni tecnologiche adottate da Perini per Sybaris è sicuramente un traguardo importante, soprattutto in funzione delle dimensioni totali della nave.

Anche su Sybaris è presente l’immancabile elemento ormai marchio di Perini Navi, ossia, il ponte sole sul cielo della tuga che tanti hanno ripreso nel tempo. Ma a costanti progettuali su questa nave corrispondono tante innovazioni tecnologiche tese a migliorare comfort, sicurezza e prestazioni. Tra queste per esempio, le nuove tecniche di costruzione che permettono di ottenere straordinari livelli di silenziosità e contenimento delle vibrazioni. Anche per quanto riguarda gli impianti a bordo di Sybaris troviamo soluzioni tecnologiche d’avanguardia per garantire il minor consumo energetico possibile a fronte di affidabilità e comfort totali.

Guardiamo gli interni di questa splendida nave a vela che come abbiamo detto all’inizio nasce su tre cardini che sono amicizia, passione e scultura. Come abbiamo già detto le aree conviviali esprimono chiaramente la volontà di condividere, dunque, grandi spazi allestiti per permettere agli ospiti di convivere anche se numerosi, nel massimo comfort. Il ponte sole o fly che dir si voglia, oltre alle grandi cuscinerie prendisole poppiere comprende una zona pranzo all’aperto con tavolo circolare, due grandi divani posti per chiglia uno di fronte l’altro, divanetti che guardano a prora e ovviamente la tecnologica stazione di governo all’aperto da dove l’equipaggio può controllare e gestire ogni impianto e manovra. Il ponte principale nella zona prodiera ospita i due tender di circa 7 metri incassati in appositi alloggiamenti, che permettono di lasciare il piano di coperta libero da qualsiasi impedimento durante la navigazione. All’interno della sovrastruttura oltre alla plancia al coperto troviamo una zona servizi a poppavia, poi una zona pranzo formale in collegamento con il grande salone, che si affaccia sul pozzetto protetto sul cielo dal prolungamento della sovrastruttura, dove troviamo una zona breakfast all’aperto con tavolo circolare, zona relax con divano, tavolini e poltrone. Queste due aree pontate con i medesimi materiali rappresentano un continuum tra interni ed esterni che estende ulteriormente gli spazi e le possibilità di viverli.

Il ponte inferiore esprime chiaramente la volontà dell’armatore di assicurare all’equipaggio una permanenza a bordo sempre confortevole e piacevole, a prescindere dalla normativa in vigore, che impone su navi di stazza simile attenzioni diverse rispetto al passato. Infatti, le dimensioni delle sei cabine, ognuna con il suo bagno riservato, unitamente agli spazi di vita come la mensa e la zona relax, sono chiaramente dedicate al benessere di personale che si prevede a bordo anche per periodi molto prolungati.

Le cabine ospiti sono cinque, tutte matrimoniali e tutte molto ampie, ma del resto in funzione delle dimensioni dello yacht non poteva essere altrimenti. Ciò che veramente stupisce è la suite armatore a centro nave, sviluppata sull’intera larghezza dello scafo e intenzionalmente non frazionata da alcuna paratia longitudinale. Il risultato è un ambiente di dimensioni ragguardevoli nel quale trovano posto un letto matrimoniale centrale, un salotto con divani e poltrone sulla dritta e un angolo ufficio con scrivania, poltrona e divano sulla sinistra. La suite è servita da due bagni, un locale toilette e cabina armadio.

A poppavia della moderna sala macchine troviamo il garage che ospita i toys, accessibile sia da poppa sia da una piattaforma laterale sul lato sinistro.

Sybaris è una nave che sicuramente stabilisce nuovi standard nella progettazione navale a vela. Un orgoglio italiano, divenuto realtà grazie a un armatore illuminato e a un cantiere capace di superare se stesso là dove si pensava di essere già arrivati al massimo possibile.

SCHEDA TECNICA

Lunghezza fuori tutto: 70 m / 229 ft - Lunghezza al galleggiamento: 62.67 m / 203 ft - Larghezza: 13.24 m / 39.36 ft - Immersione (deriva su): 4.54 m / 13.12 ft - Immersione (deriva giù): 11.7 m / 36.08 ft - Motorizzazione: 2X1.440 kW MTU 16V 2000 M72 - Scafo: Aluminium - Sovrastruttura: Aluminium - Dislocamento massimo: 927,00t - Velocità alla massima potenza: 17.50 kt - Velocità di crociera: 12.5 kt - Autonomia: 5.000 Nm @ 12.5 kt – Capacità carburante: 73,000 lt - Capacità acqua: 16,000 lt - Altezza albero di maestra dalla DWL: 72 m / 236 ft - Altezza albero di mezzana dalla DWL: 62 m / 203 ft - Classificazione: ABS - Malta Cross Commercial Yachting Service, Malta Cross AMS, ACCU MCA LY3 - Architettura degli interni: PH Design - Architettura navale: Perini Navi in consultation with Philippe Briand - Cantiere costruttore: Perini Navi - Posti letto ospiti: 12 - Posti letto equipaggio: 14 - Stazza lorda: approx 890 GT.

 

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