Nautica: le anteprime Pershing e Ferretti Yachts presentate al Boot 2016

Barca a motore

13/10/2017 - 15:55

Dopo qualche stagione sotto tono il Boot di Dusseldorf, boat show indoor cui si riferiscono soprattutto il mercato nautico tedesco, quello dell’Europa del nord e centrale, ha dato quest’anno la netta sensazione di aver cambiato marcia. Non è ancora a tornata a essere quella kermesse di una decina di anni fa, che oltre alle tantissime barche proponeva addirittura diverse navi oltre i 30 metri di lunghezza, dove pur di esserci gli espositori si accontentavano di esporre numerosi anche nelle aree esterne e dove il pubblico era talmente tanto da riempire a tappo la pur fornita offerta alberghiera della città, ma possiamo senz’altro dire che sembra essere stato avviato a un nuovo momento di crescita importante. A testimoniarlo non solo le barche esposte e gli stand di nuovo affollati di appassionati, a colpo d’occhio molto più numerosi che negli ultimi anni, ma, per noi addetti ai lavori, anche la quantità e la qualità delle conferenze stampa che si sono susseguite soprattutto nel primo week-end.

Qui vi raccontiamo una delle più interessanti cui abbiamo assistito, quella del Gruppo Ferretti, tenuta dal CEO, l’avvocato Alberto Galassi, con al fianco il direttore commerciale, l’ingegnere Stefano de Vivo, ma che nella platea avevano il supporto di Piero Ferrari, proprio il figlio del Drake, che nella holding forlivese ha da qualche tempo assunto il ruolo di leader del Product Strategy Team, in pratica l’uomo che sovrintende al concept e allo sviluppo di ogni nuova imbarcazione prodotta dai vari marchi del Gruppo.

Una conferenza stampa di spessore, dunque in linea con lo standard del Boot 2016 e con lo stand Ferretti, di nuovo grande e pieno di barche, compreso il Ferretti 550, motoryacht fly al debutto in Germania.

La prima cosa messa in evidenza è stata la crescita del Gruppo nell’anno solare 2015, sintetizzata dal dato sugli ordini ricevuti nei passati 12 mesi. “Ben 363 milioni di euro, con un +57% d’incremento rispetto al 2014 – ha sottolineato Galassi – un numero reso particolarmente significativo dal fatto che è riferito alle barche destinate ai clienti, unità che hanno già un armatore, e non assorbite dalla rete vendita.”

Anche se è stato l’unico dato comunicato, insufficiente per capire esattamente come sta evolvendo il business del Gruppo controllato dai cinesi di Weichai, si tratta indubbiamente di un buon indicatore capace di sottolineare quanto i prodotti più recenti, quelli lanciati proprio sotto l’egida di Ferrari, siano ben riusciti a interpretare le tendenze, il gusto e le esigenze degli armatori di tutto il mondo. Se il 17% delle vendite del Gruppo sono state realizzate nell'area Asia Pacific, il 23% di ordini è arrivato dal continente americano, mentre il restante 59% è stato ad appannaggio di Europa, Medio Oriente e Africa:

Una volta presentate le imbarcazioni esposte all’interno del grande stand realizzato per questa edizione 2016 del Boot – oltre al citato Ferretti 550, c’erano i Riva Iseo, Aquariva Super e 63 Virtus, e il Pershing 50.1 – i due manager sono passati a illustrare i modelli che vedremo prossimamente, i nuovi progetti 2016 che saranno in acqua già dalla prossima estate.

La prima barca di cui vi raccontiamo è probabilmente quella maggiormente significativa, perché diverrà il nuovo modello d’ingresso al mondo Ferretti Yachts, spostando l’asticella dimensionale della gamma verso il basso. Con la Ferretti Yachts 450 il brand e il Gruppo tornano infatti a esplorare quei “lidi” del mercato per lungo tempo evitati, l’ambito dei motoryacht fly sotto i 50 piedi di lunghezza, storicamente importante perché è da lì che risale la genesi del brand. È una barca che interpreta la volontà di diversi armatori esperti, di tornare a navigare su barche meno impegnative in termini di costi di gestione, strizzando ovviamente l’occhio a chi vuole entrare nel mondo Ferretti provenendo da barche più piccole.

Da ciò che abbiamo potuto vedere nelle slide di presentazione, è una barca che sostanzialmente ricalca la proposta del Ferretti Yacht 550 in termini di concept e stile, declinata però su una misura più contenuta. Guardando le immagini, a colpo d’occhio l’attenzione viene catturata dalla grande disponibilità di spazio esterno per gli appassionati della tintarella (c’è un ampio prendisole a prua e un fly esteso per poter godere la barca en plein air). Proseguendo le immagini scopriamo che gli interni della barca saranno disponibili con due distinti layout. Per entrambi la cabina armatoriale sarà sempre verso poppa, nel sotto coperta, a tutto baglio stile grande motoryacht, mentre la porzione prodiera sarà richiedibile con una sola cabina VIP oppure con due più piccole cabine. Il salone sarà caratterizzato da un allestimento tipo open space, con la cucina sistemata a poppa, in posizione funzionale, vicina sia dining area interna sia al pozzetto, meno formale ma sufficientemente ampio per poter consumare pasti all’aperto.

Mentre il Ferretti Yachts 450 è stato totalmente disegnato dallo studio Zuccon International Project, sia per ciò che concerne gli esterni sia gli interni, nel caso del più grande Ferretti Yacht 850, altra novità in fase di realizzazione, lo Studio romano si è occupato esclusivamente del design esterno della barca, per altro bello, che esprime dinamismo mantenendo al contempo evidente il family feeling delle grandi unità di Ferretti Yachts. Un elemento di novità è senz’altro rappresentato dal design delle finestrature a scafo, capaci di caratterizzare l’esterno e amplificare ulteriormente la quantità di luce naturale godibile internamente.

Il Ferretti Yacht 850 può essere richiesto con hard top a parziale copertura del vasto fly, mentre riguardo al layout degli interni, elaborati dalla sezione Interior Design del Ferretti Engineering Dept., abbiamo visto che avranno una zona notte articolata su quattro cabine, tutte con locale bagno en suite: armatoriale full beam a centro barca, due VIP con matrimoniali orientati per madiere, oltre a una cabina ospiti con due letti in piano. Design e décor, seguono il filo conduttore dello stile contemporaneo, lineare e ricercato, che caratterizza ormai da tempo i grandi Ferretti Yacht, proponendo nuance fra il bianco e il grigio chiarissimo contrapposte ad altre scure, di mobilio e pavimenti, così come in contrasto sono i materiali e le loro lavorazioni, che vanno dal fully gloss dei cielini alle finiture opache dell’ebanistica.

La terza importante novità presentata dal top management del Gruppo Ferretti, è stata quella di un nuovo Pershing inedito già dal nome, Pershing 5X. Presente per l’occasione anche Fulvio De Simoni, designer padre di tutti i Pershing sinora prodotti, a partire dalla storico 45’ del 1985, le slide proiettate hanno evidenziato la continuità rispetto alla rivisitazione della gamma, iniziata con il lancio del 70’, proseguita con la presentazione dei disegni della nuova ammiraglia in alluminio, di 140’, e appunto approdata sul nuovo Pershing 5X. “Una barca coupé - come è stata definita dall’avvocato Galassi - che pur mantenendo una linea esterna in grado di regalare emozioni, di confermare il fascino elegante e al contempo sportivo che fanno parte del DNA Pershing, introduce elementi totalmente nuovi in termini di design ma soprattutto concede dei volumi molto ampi e dunque un’abitabilità superiore rispetto ad altre barche della sua categoria.”

Pozzetto e salone possono essere divisi o resi quasi un unico ambiente, grazie alle grandi finestrature completamente apribili, presenti verso poppa; il ponte inferiore ha diverse opzioni di layout, con armatoriale sempre a centro barca, la cabina VIP a prua e centralmente una dinette in luogo della quale può essere richiesta la cabina ospiti che, per chi ha la necessità, può divenire l’alloggio del marinaio, in questo caso dotato di accesso separato dall’esterno.

Due le opzioni in termini di motori e propulsioni, entrambe orientate a confermare il carattere sportivo proprio dei Pershing: la prima prevede una coppia di IPS 950, con altrettanti Volvo D11 da 750 HP ciascuno, con i quali la barca raggiungerà i 35 nodi di massima; l’altra è invece con 2 x CAT C12.9 accoppiati a un sistema propulsivo con eliche di superficie, capace di spingere la barca oltre i 45 nodi di velocità.

Il debutto mondiale per tutte e tre le barche sarà dapprima nell’annuale meeting di Ferretti Group a Monte Carlo e a seguire al Cannes Yachting Festival di settembre.

PREVIOS POST
Vela: dall’America’s Cup alla crociera, una “central spine” italiana per il nuovo Class 6 di O Yachts
NEXT POST
Il quarto WallyCento, un capolavoro italiano firmato Persico e Pininfarina