Roberto Starkel

Roberto Starkel

Ingegnere navale, ha disegnato barche all’avanguardia e bellissime come Ikarus, al tempo barca di Massimo D'alema, Blu di Moro, Maxi Dolphin 51

Editoriale

13/10/2017 - 15:51

Lo yacht designer Roberto Starkel muore in montagna

La triste notizia, complici le festività, è passata quasi sotto silenzio, ripresa dal quotidiano di Trieste e pochi altri. Il giorno di Santo Stefano il 63enne ingegnere navale triestino era in gita con la famiglia e amici sulle Alpi Carniche quando ha presumibilmente messo un piede in fallo ed è scivolato in un dirupo trovando la morte.

Su Il Piccolo un bel ricordo di Starkel e delle sue barche a firma Francesca Capodanno

http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2015/12/27/news/sapeva-fondere-velocita-ed-eleganza-blu-di-moro-la-barca-del-suo-cuore-1.12683308

http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2015/12/28/news/scivolata-fatale-di-starkel-prima-del-vuoto-1.12685335

Ingegnere navale, sempre circondato nel suo studio da un gruppo di giovani entusiasti, ha disegnato barche tecnologicamente all’avanguardia, performanti e al tempo stesso belle a vedersi. Di lui si può dire che è stato “molto arrosto e poco fumo”, invertendo i termini del proverbio. Ha sempre puntato sull’onesto lavoro di progettazione, anche quando questo non avrebbe dato grande visibilità, rispetto alle vanitose apparenze da archistar dello yacht design.

Non di meno ha avuto grande notorietà in quanto designer di Ikarus, il celebre yacht di Massimo D’Alema che scelse il progetto Starkel 60 quando sostituì il suo precedente yacht con lo stesso nome. Di lui si ricorda anche l’elegantissimo Blu di Moro, con una linea da far invidia agli Swan e più recentemente il fast cruiser Starkel 41, dotato di chiglia retrattile per entrare facilmente nei porti sabbiosi e con poco pescaggio dell’Adriatico e velocissimo con aria leggera. Eleganza anche per i motoryacht, con il successo del Maxi Dolphin 51. In tempi più lontani si ricordano le gesta della piccola Trappola, soli 33 piedi di lunghezza, tante volte vincitrice di classe in Barcolana, sempre davanti a barche ben più grandi e teoricamente più veloci. “No, non ero a bordo di Trappola- disse Roberto-  per vincere le barche devono essere portate da quelli bravi!” Ci piace ricordarlo così.

Giuliano Luzzatto

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