CRN Superconero

CRN Superconero

Giovanni Zuccon un architetto emblematico del successo della nautica made in Italy nel mondo, parla del Superconero, unità in costruzione da CRN

Superyacht

13/10/2017 - 15:44

Giovanni Zuccon e il CRN Superconero

Le mutate condizioni dell’economia mondiale, i differenti stili di vita e di percezione del benessere legati a una clientela sempre più eterogenea e internazionale, la presa di coscienza verso tematiche ambientali ecc., dunque tutti quei fenomeni legati all’evoluzione dei costumi cui abbiamo assistito negli ultimi anni, hanno velocemente modificato anche il mondo della nautica. Il modo di fruire delle barche è certamente cambiato, così come le tendenze e gli stili legati al design delle imbarcazioni, per cui progettisti e cantieri, normalmente già attenti al modificarsi del gusto e delle necessità dei clienti, hanno altrettanto velocemente elaborato una nuova generazione di unità in grado di accontentare gli armatori di tutto il mondo, con piattaforme navali cresciute in termini tecnici e dimensionali, e con soluzioni di design capaci di dare risposte concrete a chi cerca l’esclusività attraverso una sempre crescente qualità del prodotto, dell’oggetto barca, in ogni sua sfumatura. 

Emblematico in tal senso è il lavoro portato avanti dallo studio Zuccon International Project assieme a CRN, due protagonisti fortemente connessi nel panorama del design e della cantieristica nautica, che grazie alla grande esperienza acquisita in oltre 20 anni nella progettazione di grandi unità fino a 100 metri, continuano a rappresentare una sorta di “fabbrica dei sogni” in ambito nautico, confermando tale capacità anche nel progetto Superconero. E’ un’imbarcazione con scafo in acciaio e sovrastruttura in alluminio della quale è stata recentemente annunciata la vendita.

“Il Superconero, assieme alle sorelle Expedition e Dislopen Special Edition - ci ha detto Gianni Zuccon – sono progetti sviluppati utilizzando la medesima piattaforma navale. Sono unità entry level per la ricca clientela internazionale CNR, sempre più interessata a unità attorno ai 50 metri di lunghezza, ma soprattutto al di sotto delle 500 GT di stazza. Le abbiamo progettate su richiesta di Lamberto Tacoli - Presidente e Amministratore Delegato del cantiere ndr. - partendo dal concetto dell’imbarcazione semicustom, che è quello più adatto all’attuale dimensione del mercato... Vorrei evidenziare che grazie ai nostri progetti – continua Zuccon - CNR è tra i pochissimi costruttori in grado di offrire la flessibilità e diversità richieste dal mercato, pur mantendo le necessarie economie di produzione e ingegnerizzazione. La progettazione è stata così accurata da offrire per i 50 metri tre unità diverse, dalle caratteristiche specifiche e ciascuna con almeno tre soluzioni di layout sia per gli esterni che per gli interni. Così il potenziale armatore ha numerose possibilità di diversificazione nello scegliere, sempre nel rispetto delle esigenze di vita a bordo, degli spazi dinamici per le varie attività, dell’impiego delle più avanzate tecnologie per la sicurezza, la qualità e il comfort della navigazione. L’acquirente, inoltre, rimarrà soddisfatto nel trovare nelle unità soluzioni che in genere sono possibili solo su imbarcazioni più grandi..."

L’esposizione di Zuccon, un accademico con oltre 50 anni di attività professionale intensissima, è affascinante e ricca di aneddoti e citazioni che abbiamo condiviso. Siamo rimasti ad ascoltarlo a lungo, con interesse, ma egli ha già espresso in poche parole concetti che dovrebbero essere ben presenti nel lavoro di un progettista d’oggi e non solo di barche. "Il progetto di una nave - ha chiosato infatti l'Architetto - deve essere concepito con l’attenzione e l’amore dell’opera d’arte, non minimalista, perché anche una linea in un progetto deve avere la sua validità. Se la cancelli e non ne avverti l’assenza vuol dire che era inutile, sbagliata."

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