Le prime 48 ore in regata: i primi oramai a poche miglia dall’arrivo a Genova

Le prime 48 ore in regata: i primi oramai a poche miglia dall’arrivo a Genova

Le prime 48 ore in regata: i primi oramai a poche miglia dall’arrivo a Genova

Sport

05/09/2020 - 15:49

Dopo circa 50 ore di regata, la flotta degli L30 dell’Europeo naviga in dirittura d’arrivo verso Genova. Giornata piuttosto complessa dal punto di vista meteorologico, con le ultime 24 ore che hanno visto poche variazioni nella classifica provvisoria con il binomio spagnolo Martinez-Dufresne che ha mantenuto il controllo degli avversari per tutta la regata.

Riavvolgendo il nastro: 24 ore fa circa, al passaggio della Capraia il terzetto di testa composto da Spagna, Belgio e Francia naviga a vista con distacchi minimi, a 6 miglia di distanza Italia, Germania, Gran Bretagna, Olanda e Irlanda, nella discesa con venti portanti verso Pianosa, il team francese Schwartz/Riou stramba verso la Corsica cercando un’opzione alternativa, ma viene superato dagli italiani che a Pianosa guadagnano la terza piazza dietro a Spagna e Belgio. Al passaggio dell'isola d'Elba Schwartz/Riou risalgono al terzo posto rimanendo più discosti dall'isola rispetto a Rossi/Mason, le posizioni al passaggio delle secche della Meloria davanti a Livorno rimangono invariate con un bordeggio di bolina e buona pressione lungo le coste della Toscana.

I francesi camminano bene di bolina e guadagnano miglia sui primi due mentre gli italiani perdono qualcosa e cedono 7 miglia al terzetto di testa che vede sempre al comando la coppia spagnola composta da Iker Martinez e Natalia Via-Dufresne. Attualmente davanti ai francesi con un vantaggio di poche centinaia di metri che dovranno amministrare fino alla linea d’arrivo. Un compito non semplice analizzando le performance della coppia transalpina.

Flotta dunque sempre più allungata con gli italiani fare da baricentro tra il terzetto di testa e gli inseguitori. Al momento di scrivere (h.19:00) la coppia Rossi/Mason, dopo aver girato l’Isola del Tino – ultima boa naturale del percorso – è in quarta posizione a circa 7 miglia dai primi, ma con una rotta molto più vicina alla costa. Dietro di loro i tedeschi e olandesi, anche loro in rotta costiera lungo le 5 Terre mentre sono più distanziati gli inglesi (Harayda/Caffari) e l’equipaggio irlandese (Fogerty/Glenny) che chiude la flotta e naviga all’altezza di Viareggio. Percorso, dunque, piuttosto complesso con le condizioni meteo che hanno dettato il passo ai concorrenti e favorito quelli che hanno saputo approfittare delle ‘macchie’ di vento lungo il percorso.

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