Il rivoluzionario Remote Control System di Rosetti Superyachts

Il rivoluzionario Remote Control System di Rosetti Superyachts

Rosetti Superyachts: le nuove frontiere dello yachting con il Remote Control Navigation System

Accessorio

17/07/2018 - 22:35

Grazie alla comprovata esperienza di Rosetti Marino Group nel campo delle costruzioni navali, dell’innovazione tecnologica e delle soluzioni di navigazione all’avanguardia, Rosetti Superyachts sta lavorando con il dipartimento R&D del Gruppo, per trasferire la tecnologia del Remote Control dal settore commerciale a quello dello yachting. Un vantaggio competitivo che in questo momento nessun altro costruttore al mondo può offrire e che pone Rosetti Superyachts un passo avanti rispetto agli altri.

Nell’ambito della guida autonoma, a tendere quasi ogni tipo di veicolo potrà avere il pilota automatico. Nel campo dell’automotive, sono stati necessari alcuni anni per arrivare ad una fase di test e altri ne occorreranno per vederlo pienamente operativo. Alcune imbarcazioni commerciali senza equipaggio potrebbero essere attive prima della fine del decennio, quindi la logica conclusione è che anche i superyacht presto seguiranno la stessa strada.

Il rivoluzionario Remote Control System si basa su un collegamento di tipo M2M (machine-tomachine) realizzato a bordo di Giano Tug e assicurato da due tunnel criptati in Internet per assolvere alle richieste di Cyber Security con collegamento diretto nave – Remote Bridge, senza passare da server di terze parti. E’ quindi possibile governare a distanza il Giano ovunque si trovi, controllando il sistema video, i parametri di navigazione, la propulsione e l’automazione. Il rimorchiatore Giano certificato Lloyds Register è stato presentato durante la convention 2018 “ITS Tugnology” - che si è tenuta a Marsiglia dal 25 al 29 Giugno - durante la quale il Capitano Carsten Nygaard è stato in grado di controllarlo dallo stand utilizzando la remote console.

Allo stesso modo, tramite una console di comando posizionata in un ufficio a terra, lo yacht può essere manovrato a distanza da un ufficiale di provata esperienza, senza limiti geografici e con gli stessi comandi presenti a bordo. I comandi vengono rimandati a terra dal capitano che si trova sull’imbarcazione. E’ possibile impostare una rotta e “trasportare” lo yacht alla sua destinazione finale, monitorando l’avanzamento tramite sistema video e camere a visione notturna. Ciò

garantisce una maggiore sicurezza e un duplice controllo della navigazione, aspetto fondamentale per evitare collisioni.

La tecnologia a guida autonoma quindi esiste già ed i regolamenti in materia andranno adeguati. Si tratta di un argomento di interesse speciale dell’International Maritime Organisation (IMO), che fissa i regolamenti in acque nazionali e internazionali. Lo scorso anno l’IMO ha iniziato un’indagine per analizzare l’impatto degli yacht a guida autonoma.

L’ampiezza dei cambiamenti regolamentari dipenderà dal livello di autonomia consentita e il Lloyd’s Register, per esempio, ha già pubblicato la classificazione di sei livelli di autonomia. La legislazione marittima è uno dei sistemi legali più antichi al mondo, che è stato adattato con successo dalla vela al motore a vapore e oltre – non ci sono dubbi che nel prossimo futuro si adatterà agli yacht autonomi a controllo remoto.

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