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Il mercato dei motoryacht #3: Azimut Yacht e l'Italia

Barca a motore

13/10/2017 - 20:16

Siamo arrivati alla “terza puntata” del nostro interessante dialogo con Marco Valle, direttore generale Azimut Yachts. Ci concentriamo sull’Italia e sull’imminente Versilia Rendez Vouz, in scena a Viareggio dall’11 al 14 maggio.

Dopo aver analizzato l’andamento per Azimut dei mercati mondiali, rientriamo in Italia per giocare “in casa” e per analizzare un mercato in crescita per il cantiere di Avigliana.

L’Italia, primo produttore al mondo per la produzione di superyacht e secondo solo agli USA per imbarcazioni da diporto, sta vivendo negli ultimi anni una positiva ripresa delle vendite nei confini nazionali e il primo produttore al mondo di barche ce lo conferma. Ma se i dati dello stipulato leasing 2016 italiano (NdR Assilea Associazione italiana leasing), parlano di un aumento dei contratti rispetto al 2015 di circa il 26%, possiamo dire che la divisione Azimut Yachts da settembre 2016 a febbraio 2017 ha viaggiato a velocità doppia rispetto al mercato: “Quest’anno in sei mesi abbiamo venduto la stessa quantità di barche di tutti i 12 mesi dello scorso anno, quindi non posso dire altro che per noi è positivo”, afferma Marco Valle.

L’Italia quindi può continuare a essere considerato un buon mercato?

Sicuramente. Lo percepisco dalle trattative, dalle negoziazioni in corso. E il Versilia Rendez Vouz, a maggio, sarà un appuntamento che arriva al momento giusto per promuovere barche ai nostri concessionari italiani che si stanno muovendo bene, sia nord che a sud, e anche ad alcuni stranieri.

Siamo stati recentemente alla presentazione a Viareggio di questo nuovo salone, che sarà fatto in un comparto nautico importante, la Toscana. È un esperimento importante, ma forse si è organizzato in troppo poco tempo…

A mio avviso non ha importanza. Da un punto di vista solamente concettuale, avere un salone che dia una scusa a maggio di poter ancora vedere imbarcazioni e dealer che le hanno in stock è una mossa vincente. A maggio si è mentalmente predisposti all’acquisto. È difficile farlo a dicembre o gennaio, quando qui fa freddo. La fiera, considerato il comparto, avrà un taglio di imbarcazioni più grosse, ovviamente, ma va bene così. Azimut avrà diverse imbarcazioni di dimensioni importanti da far vedere.

Che imbarcazioni porterete?

Azimut Yachts esporrà 12 yacht rappresentativi di tutte le 5 Collezioni: Flybridge, Grande, S, Magellano e Atlantis. Tra le imbarcazioni più grandi avremo l’Azimut Grande 95RPH e, forse in anteprima mondiale, il nuovissimo Azimut Grande 35 – un wide-body a due ponti e mezzo con la possibilità di avere un secondo sun-deck, costruito con la tecnologia Azimut in carbonio. In vetrina ci saranno anche l’Azimut 72 e 80 Flybridge, l’Azimut 77S e il Magellano 76.

Considerata la zona in cui è inserito, tra il mare della Versilia e le colline toscane, questo salone potrebbe essere attrattivo come Cannes?

Penso fortemente che un salone tenuto a maggio possa aiutare a spingere il mercato, soprattutto quello italiano. Se si riuscisse a sfruttare la zona di Forte dei Marmi e della Toscana in generale – che in questo periodo è stupenda – allora sarebbe un luogo ideale per un visitatore straniero: il salone e una vacanza in questi luoghi meravigliosi.

A settembre tornerà l’appuntamento a Genova. In effetti la nautica italiana, sia quella dei gommoni sia quella dei motoryacht oltre alle sue nicchie della vela è comunque un riferimento per tutte le tipologie di mercato, meglio due eventi piuttosto che nessuno, quindi? Cosa ne pensa?

Assolutamente d’accordo. Genova quest’anno sarà tra Cannes e Monaco e diventerà un vero e proprio gioco d’incastro avere tutti i clienti, quindi credo che fare un salone anche dopo possa decisamente aiutare.

Sappiamo che le due associazioni che rappresentano il mercato italiano, Ucina e Nautica Italiana, hanno al momento rapporti un po’ freddi… Tutti speriamo che trovino un accordo!

Detto onestamente, credo che gli armatori delle polemiche interne sappiano poco. Per loro è importante vedere le barche. La barca è infatti un prodotto che deve essere mostrato, non si può non salire a bordo, sono sempre convinto che il salone serve perché in questo mondo si compra qualcosa che devi toccare. Una villa non la compri a scatola chiusa, ma vuoi vederla, considerare gli spazi, l’abitabilità, osservare le rifiniture… allo stesso modo per la barca.

Il salone è un'opportunità per aiutare dei prodotti a farli conoscere. Non è possibile avere una rete che abbia tutta la produzione in stock contemporaneamente (a parte rare eccezioni come per MarineMax il nostro distributore americano), come succede per le automobili e quindi gli eventi e i saloni sono fondamentali per presentare i nostri prodotti alla clientela. Il fatto di avere tanti concessionari, ci permette di essere presenti a molti saloni, piccoli o grandi. Rimane l’unico modo per fare vedere al cliente finale il nostro prodotto.  

So che Princess, un vostro importante competitor, sarà a Viareggio, cosa ne pensa?

Sono contento. Per dare credibilità a un salone devono essere presenti i cantieri più importanti della nautica mondiale, altrimenti diventa un evento personale.

A me fa piacere che ci siano cantieri concorrenti. Più ce ne sono meglio è. Da cliente, se so che a un salone c’è solo Azimut, allora vado direttamente in cantiere. Viceversa, se so che posso vedere cinque o sei cantieri diversi, a quel punto diventa una opportunità che sfrutto.

 

 

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