Il trawler, la tipica barca americana che privilegia la comodità del “come a casa”

Il trawler, la tipica barca americana che privilegia la comodità del “come a casa”

Le barche a motore: gli scafi americani e quelli vichinghi

Barca a motore

13/12/2017 - 19:05

Seguendo la passione ho parlato finora di barche a vela, tuttavia molti ragionamenti sono ugualmente validi per le barche a motore.

Molte persone non conoscono o non apprezzano la vela, ma amano la crociera o la pesca in mare.

Come ai loro colleghi velisti possiamo dire che un’imbarcazione pesante, non una appesantita, ovviamente, ma una robusta di costruzione e di ampli volumi, garantisce una buona comodità assicurando movimenti dolci. I trawler sono le tipiche barche americane che rispettano questo tipo di approccio, privilegiando la comodità del “come a casa” e accettando la lentezza nelle navigazioni come una parte del gioco.

La navigazione a motore consente anche un approccio completamente diverso che io chiamo “vichingo” cioè quello di usare barche adatte a scorrerie vacanziere rapide e relativamente scomode. Una barca veloce aperta o quasi, farà al caso dell’armatore “vichingo”.

Le barche degli “americani” e dei “vichinghi” sono molto diverse anche riguardo ai motori. I trawler sono equipaggiati con motori diesel di derivazione automobilistica depotenziati, mentre i navigatori veloci preferiscono il motore a benzina nella sua forma più sportiva: il fuoribordo in grado di garantire prestazioni esuberanti e peso leggero. Oggi una maggiore attenzione all’ambiente ha contribuito a criticare il motore a gasolio come troppo inquinante, dando un’ulteriore argomentazione ai fautori del motore fuoribordo a quattro tempi. Parlando di carene le due barche delineate sono all'opposto.

Tondeggiante la prima, destinata al trasporto a bassa velocità, slanciata e tutta spigoli la seconda, devota a velocità e leggerezza. Mentre la tenuta di mare dei trawler è ottima, benché il rollio possa essere fastidioso, la tenuta di mare delle barche veloci ha posto non pochi problemi a progettisti e utenti. Dopo parecchi anni di esperimenti, attorno al 1965 si è affermata la forma della sezione maestra a v profondo (24 gradi), molto affamata di cavalli. L'industria, poco preoccupata dai consumi elevati per più di 50 anni, non ha cercato alternative. Al giorno d'oggi una clientela esperta potrebbe cercare e pretendere qualcosa di meglio, soprattutto per quanto riguarda autonomia e consumi.

PREVIOS POST
Leg 3,Volvo Ocean Race: prima della tempesta
NEXT POST
Delrio: senza UCINA nuovo codice della nautica non possibile