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PressMare intervista Nabil Farhat in occasione del DIBS 2017

Editoriale

13/10/2017 - 20:30

PressMare intervista Nabil Farhat in occasione del Dubai International Boat Show 2017

Per gli addetti ai lavori, per quelli che vivono la nautica da un boat show all'altro, rincorrendo notizie e business in ogni parte del mondo, Nabil Farhat, giornalista ed editore libanese della principale rivista di nautica in lingua araba (The World of Yachts & Boats), è assolutamente un'istituzione. Mise inappuntabile, estremamente cortese, contagioso per simpatia, è uno dei maggiori conoscitori del settore. Prodigo di consigli che si può permettere di dare, dall'alto della sua professionalità, è stato recentemente insignito del riconoscimento come "Pioniere della Nautica" da UCINA, proprio per la sua lunga e importante carriera al servizio dei lettori e del comparto nautico internazionale. Sposato con Chahnaze, anglo-libanese, vice direttore della Banca QIB di Londra (Private Banking), ha una figlia sposata che vive a Dubai e anche un figlio, Ibrahim, che è l'Amministratore Delegato della sua società "Gulf Marine Services" con sede a Dubai da quasi 10 anni.

La sua esperienza nautica in Medio Oriente è una delle più influenti del Golfo, potrebbe spiegarci il suo punto di vista sulla nautica da diporto in quest’area e sulle sue prospettive future?

L’industria nautica è cambiata molto nel corso degli ultimi 10 anni grazie anche all’incremento della costruzione, nei paesi facenti capo al GCC (Gulf Cooperation Council ndr.), di svariate marina e isole artificiali come ad esempio le "Palms" e le “World Islands” di Dubai, la Yas Marina, la Yas Island di Abu Dhabi e così via solo per citarne alcune. Il futuro è molto più che roseo per l'industria nautica nel GCC grazie anche a numerosi progetti di sviluppo quali porti turistici per superyacht, stabilimenti balneari come il Dubai Harbour di fronte a Mina Seyahi, l’isola Bluewater e Dubai Creek Harbour giusto per citarne alcuni.

In quest’area vi è la presenza di molti saloni nautici, il DIBS è ancora il più importante o ce ne sono altri appetibili per i cantieri navali italiani come ad esempio il salone di Beirut che quest'anno riaprirà i battenti?

Il Dubai International Boat Show ha celebrato il suo 25° anniversario quest'anno ed è il salone nautico leader in Medio Oriente con oltre 25.000 visitatori provenienti da tutta la regione del GCC e del Medio Oriente, oltre a visitatori e aziende internazionali che cercano di inserirsi nel settore nautico in quest'area. Il DIBS è considerato come il 6° salone più importante al mondo dopo quelli di Ft. Lauderdale, Miami, Genova, Dusseldorf, Monaco e Cannes. Il Beirut Boat Show è un salone atteso sia dai visitatori che dai cantieri nautici in Libano ed in generale in tutta la regione. Il Libano, affacciandosi sul Mediterraneo, dà agli armatori la possibilità di raggiungere facilmente destinazioni turistiche come Cipro, la Turchia, la Grecia, l'Italia, il mare Adriatico e tutto il resto del bacino del Mediterraneo. Grazie al ben noto fascino, allo stile e alla finitura dei cantieri nautici italiani, c’è sempre un grande interesse per l'acquisto di marchi italiani da parte di clienti libanesi o arabi in generale. Tutte le marina esistenti sono al completo e ve ne sono in costruzione di nuove. E’ risaputo che i rivenditori di yacht libanesi sono quelli che riscuotono il maggior successo in tutto il mondo arabo. Inoltre, grazie al tasso di cambio favorevole, i prodotti italiani suscitano ancora un maggior interesse.

Ultimamente si è parlato di una nuova tassazione IVA in arrivo negli Emirati Arabi Uniti. Lei pensa che potrà avere un risvolto sulle importazioni a favore della produzione interna?

Sì, al momento è allo studio l'introduzione della tassazione IVA al 5% negli Emirati Arabi Uniti. Le allego una breve trattazione della KPMG per avere qualche dato in piu’ (vedi allegato 1).

Puoi dirci qualcosa sulle nuove tendenze dello yachting in Medio Oriente? Qui al Salone di Dubai ho notato più catamarani e barche a vela in fiera, non solo imbarcazioni a motore...

C'erano molte più barche a vela e catamarani in fiera al Dubai International Boat Show e si pensa che la domanda continuerà a crescere nel corso degli anni con molte più destinazioni e soprattutto con molti più circoli velici e scuole nautiche che spingeranno le giovani generazioni ad avvicinarsi alla navigazione a partire dalla minore età. La maggior parte dei circoli nautici e delle scuole nautiche di questa regione sono state fondate da cittadini europei ed australiani che si sono stabiliti qui.

L'anno scorso lei è stato nominato Pioniere Nautico da Ucina per il supporto alla promozione della nautica da diporto italiana in Medio Oriente. La nautica da diporto italiana è ancora la favorita? Quali sono la dimensione ed il tipo di imbarcazioni che hanno veramente di successo nel Golfo?

Colgo questa occasione per ringraziare lei e i membri esecutivi di UCINA per questo prestigioso premio. Sono molto orgoglioso e al tempo stesso onorato di aver ricevuto questo riconoscimento per l'anno 2016, considerando il fatto che sono stato in assoluto il primo rappresentante del mondo arabo a riceverlo.

Per quel che riguarda l'industria nautica italiana vi posso assicurare che i marchi italiani sono ancora i più popolari e cantieri navali come il Gruppo Azimut Benetti, Ferretti Yachts, Pershing, Riva, Custom line, CRN, Mondomarine, Gruppo Palumbo, Fincantieri, Monte Carlo Yachts , Baglietto, Sanlorenzo, Cranchi, e Amer fanno sfoggio dei loro yacht nella maggior parte dei porti turistici di questa regione. Già dai nomi citati si puo’ capire quali siano le dimensioni ed il tipo di imbarcazioni preferite in Medio Oriente.

L'Iran, che si trova proprio di fronte a Dubai, potrebbe essere una nuova opportunità per il mercato nautico ora che non vi è più embargo? Quale è la sua opinione sull’argomento?

Credo che la comunità e gli imprenditori iraniani presenti a Dubai possano rappresentare un bacino di utenza rilevante.

In conclusione, qual è la sua meta balneare preferita in Italia e perchè?

​Sono appassionato della pesca d’altura che pratico saltuariamente con un gruppo di amici quando se ne presenta l’occasione. Le notre mete preferite sono le Maldive, gli Emirati Arabi Uniti ed il Libano. La mia meta balneare preferita in Italia è la Sardegna ed in particolar modo Porto Cervo e Porto Rotondo. Non disdegno neanche la Ligura dove sono stato più volte in occasione delle prove di alcune imbarcazioni.

Barbara Amerio

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