Navetta 58

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Le capacità di governo delle imbarcazioni: le qualità

Didattica e tecnica

04/09/2019 - 12:52

Prendendo in esame il moto rettilineo ed evolutivo dell’imbarcazione nel piano orizzontale, si tratta di identificare gli aspetti più rappresentativi delle reazioni dell’imbarcazione ad azioni di controllo, intese a variarne la direzione, e della sua tendenza a conservare o meno la direzione in moto rettilineo in seguito ad azioni provocate da disturbi esterni.

Queste reazioni, identificate come fisicamente rappresentative dei vari aspetti di governo in direzione, sono denominate “qualità” di governo e permettono di valutare, isolatamente o comparativamente, le capacità e le possibilità effettive dell’imbarcazione e dei suoi organi di governo in fase di mantenimento di una determinata direzione o in fase di mutamento della medesima.

Le capacità manovriere di un’imbarcazione rappresentano l’attitudine a rispondere prontamente e con precisione all’azione dei sistemi di governo e manovra, anche in condizioni meteo-marine avverse.

E’ molto utile cercare di esaminare, nella maniera più semplice possibile, questo importantissimo capitolo della dinamica dell’imbarcazione che, assieme a quello della tenuta al mare, è molto spesso, se non ignorato, almeno interpretato in modo non del tutto corretto attraverso relazioni empiriche che evidentemente rappresentano scarsamente la completezza del problema.

Il progetto dei mezzi di governo non è che una parte dello studio della manovrabilità ed è irrazionale eseguirlo a sé stante, indipendentemente dalla carena su cui devono essere installati. Si possono indicare come qualità di governo di un’imbarcazione, relativamente al controllo della rotta (cioè la direzione nella quale si sta muovendo o si desidera che si muova un’imbarcazione) le capacità di soddisfare i seguenti requisisti:

· la capacità di mantenere una rotta con deviazione minima o nulla e con limitato o nullo intervento degli organi di controllo;

· la capacità di variare rapidamente la rotta richiesta;

· la capacità di invertire la direzione del moto in specchi d’acqua ristretti;

· la capacità di stabilizzarsi a deviazione ultimata in una direzione del moto desiderata con minime oscillazioni sull’angolo di rotta prescelto.

Le qualità di governo si definiscono come: stabilità di rotta, manovrabilità e abilità evolutiva.

Stabilità di rotta: E’ l’abilità di un’imbarcazione a mantenersi su di una rotta rettilinea voluta dall’operatore indipendentemente da azioni di disturbo esterne.

Manovrabilità: E’ la capacità, più o meno accentuata, che un’imbarcazione ha di rispondere all’azione dei mezzi di controllo che possono tendere a farle cambiare direzione dal moto rettilineo o a ripristinare la rotta prefissata, se variata in seguito ad una causa qualsiasi di disturbo.

Abilità evolutiva: E’ la capacità più o meno accentuata di un’imbarcazione ad invertire la direzione, sotto l’azione degli organi di controllo, in specchi d’acqua ristretti.

A queste qualità di un’imbarcazione si può aggiungere anche la capacità di poter cambiare, in un certo tempo, la velocità del moto, cioè la capacità di accelerazione e di decelerazione. Questa ultima prerogativa, pur appartenendo a rigore di termini alla manovrabilità in senso generale, dipende, però, almeno in massima parte, dalla potenza dell’apparato motore e dal progetto del propulsore.

Il corretto funzionamento dei sistemi di controllo è essenziale per garantire la sicurezza dell’imbarcazione in mare. Un’imbarcazione con scarsa manovrabilità subisce le azioni del mare e del vento, restando in balia delle onde con il rischio di perdita della stabilità e di danni di vario tipo.

Nella terza parte sarà trattato il moto rettilineo.

Angelo Sinisi

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