Da sinistra: Dodi Villani (Consigleire FIV), Mario Chiandussi, Paolo Cerni (Vicepresidente YCA)

Da sinistra: Dodi Villani (Consigleire FIV), Mario Chiandussi, Paolo Cerni (Vicepresidente YCA)

Assegnato a Mario Chiandussi il Premio Gabrio de Szombathely

Sport

03/04/2020 - 14:11

Si è tenuta ieri sera  (sabato 1 dicembre) allo Yacht club Adriaco di Trieste la cerimonia di consegna del "Premio challenge perpertuo Gabrio de Szombathely" assegnato annualmente ad un Giudice di Regata Internazionale distintosi, nel corso della propria attività, per capacità e qualità in campo nazionale e internazionale; doti tali da aver contribuito in maniera tangibile alla continuità dei valori tecnici ed umani che contraddistinguono lo sport della vela, gli stessi a cui si è sempre ispirato l’operato di Gabrio de Szombathely.
 
Il premio per l’anno 2018 è stato attribuito a Mario Chiandussi, classe 1929, che vanta nel curriculum della propria lunga carriera oltre 800 eventi di carattere Zonale, Nazionale e Internazionale.
Mario Chiandussi, laureato in Ingegneria Industriale Aeronautica al Politecnico di Torino, è socio del Circolo della Vela Muggia club da cui inizia il proprio percorso come Giudice di Regata per la Federazione Italiana Vela nel 1982. 11 anni più tardi Chiandussi diventa Giudice Internazionale al cui titolo si aggiunge poco dopo quello di Umpire Internazionale. Nei numeri della sua più che trentennale carriera Mario Chiandussi è stato chiamato per 127 volte a far parte di Giurie Internazionali (molto spesso in qualità di Presidente) e ha seguito 62 Campionati Mondiali ed Europei, 75 altri eventi internazionali e 85 competizioni di Match e Team Racing. Ha seguito quasi tutte le classi, dalle derive ai multiscafi, barche d’altura e tavole a vela. Il Campionato Mondiale ORC 2017 proprio nelle acque di casa è stato l’evento con cui Mario Chiandussi ha scelto di chiudere la propria luminosa carriera ricoprendo da quel momento la carica di Ufficiale di Regata Benemerito tra gli UdR della XIII zona FIV.
 
Il premio che porta il nome di Gabrio de Szombathely, storico socio nonchè Commodoro dello Yacht Club Adriaco è stato voluto dalla famiglia de Szombathely e dallo Yacht Club Adriaco per dare riconoscenza e massima attenzione al lavoro appassionato, spesso nascosto e sottinteso nell’ambito dell’organizzazione e svolgimento di una competizione velica, svolto nel tempo dai migliori Giudici e Ufficiali di Regata.
 
Il nome di Mario Chiandussi si aggiunge a i precedenti vincitori del Premio:
2012 – Carlo Rolandi RYCS Napoli
2013 - Riccardo Antoni LNI Rapallo
2014 - Pasquale Teri CC Marsala
2015 – Luciano Giacomi Il Portodimare
2016 – Giorgio Davanzo LNI Trieste
2017 – Alfredo Ricci YC Capri
 
Il premio
L’istituzione del premio nel 2012 è stata subito accolta con entusiasmo dal mondo dei giudici di regata, anche per merito di Dodi Villani, all’epoca coordinatore degli UdR all’interno del Consiglio Federale.
Il premio, realizzato da un disegno di Claudio Gentile (amico della famiglia), rappresenta un libro in argento riportante le regole di regata, ed è ispirato ad una delle opere più importanti di Gabrio de Szombathely, “Il Regolamento di regata Commentato ed Illustrato”realizzato negli anni ‘70 assieme a Bruno Bianchi. Uno scritto considerato come un vero punti di riferimento per la categoria, tradotto in inglese e letto in tutto il mondo.

Gabrio De Szombately
Gabrio de Szombathely si è spento la Domenica del 19 febbraio 2012 all'età di 94 anni e ricopriva la carica di Commodoro dello Yacht Club Adriaco. Con la scomparsa di de Szombathely, se ne è andato non solo un pezzo della storia del Club ma anche della vela italiana ed internazionale, nonché di una parte della vita culturale di Trieste.
Gabrio de Szombathely ha incominciato a praticare le vela negli anni venti a Parenzo, ed è stato socio del Club dal 1950. Ha ricoperto prestigiosi incarichi nell'ambito della Federazione Italiana della Vela. Dal 1961 ha fatto parte della Giuria d'Appello della FIV, ricoprendo la carica di presidente dal 1981 per più di 20 anni. E' stato membro del Comitato d'Onore della Federazione Italiana della Vela dal 1994 e Giudice Internazionale in una cinquantina di campionati mondiali ed europei, oltre che in innumerevoli regate internazionali. Per i suoi meriti è stato insignito della Stella d'oro del CONI al Merito Sportivo.

È stato anche un prolifico autore letterario, con opere dedicate non solo al mondo della vela, ma anche alla città di Trieste. Negli anni '70, assieme a Bruno Bianchi, ha realizzato il già citato "Il Regolamento di Regata commentato ed illustrato". Nel 1994 ha scritto "Itinerario di 2000 anni nella storia di Trieste", nel 2000 "A Trieste sotto 7 bandiere", nel 2003 ha seguito per il Club la realizzazione del libro del centenario. Del 2008 l'ultima fatica, con "Andar per mare", presentata all'Adriaco assieme all'amico Cino Ricci.
Meno nota nel mondo della vela è stata l’appartenenza di Gabrio de Szombathely alla Cavalleria Militare. Dopo avere frequentato la Scuola di Cavalleria, a Pinerolo, è richiamato sotto le armi per la II Guerra Mondiale con il grado di Tenente, e assegnato ai “Cavalleggeri di Alessandria“ allora di stanza in Palmanova e poi impegnata nelle operazioni nella ex Jugoslavia.
Con il Suo Reggimento, inquadrato nella prima Divisione Celere “Eugenio di Savoia“, ha avuto l‘onore di partecipare all’ultima carica della storia della cavalleria militare contro un nemico, durante la “carica di Poloj”, episodio molto discusso dell’ultima guerra nella quale si sono verificati numerosi atti di eroismo da parte dei cavalleggeri.

 

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