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NAUTICA ITALIANA a UCINA: niente accordo, niente fondi dal MISE

Servizio

13/10/2017 - 20:31

Siamo purtroppo testimoni ormai da mesi del perdurare della contrapposizione fra le due associazioni cui fa capo il comparto nautico italiano: NAUTICA ITALIANA e UCINA. Un settore che meriterebbe di essere unito sia per poter approfittare di un mercato finalmente in ripresa, linfa vitale per un ambito che negli ultimi anni è stato testimone e vittima di una crisi epocale, sia per poter mettere a frutto nel migliore dei modi il dialogo con le istituzioni, forse mai così vicine e disponibili a comprendere le istanze di chi nella nautica fa impresa, lavora e di nautica dunque vive. Una situazione che, come abbiamo scritto più volte, esula secondo noi e secondo i tanti operatori con i quali ci confrontiamo quotidianamente, dalla logica, mettendo in evidenza un muro contro muro che non fa bene a nessuno.

Ieri è pervenuta in redazione una mail alla quale era allegata la lettera che il presidente di NAUTICA ITALIANA, Lamberto Tacoli, ha inviato in mattinata al presidente di UCINA, Carla Demaria, che vi riportiamo integralmente per dovere di cronaca. Una seconda mail è andata al Sottosegretario Scalfarotto, del MISE. Due missive che tolgono ogni dubbio circa le possibilità che le due associazioni possano giungere a quell'accordo di cui si sente parlare da un po', fortemente perorato da tantissimi operatori come dal citato Sottosegretario e dallo stesso Ministro Calenda. Per favorirlo questi ultimi hanno cercato anche la leva dei finanziamenti che il MISE ha finora stanziato, finalizzati all'attività di promozione del comparto nautico, ma, da quanto si legge, senza alcun risultato.

Non siamo noi a dover alzare il dito contro l'una o l'altra associazione, perché solo chi è realmente dentro alla cose e conosce tutti i fatti e gli antefatti nel dettaglio, è in grado di poter dare un giudizio equo. L'unica cosa che possiamo dire è che in una situazione del genere, che mette in difficoltà le Associazioni e i saloni nautici che ciascuna sta organizzando, Versilia Yachting Rendez-Vous e Salone Nautico di Genova, dovrebbe prevalere il buon senso da parte di tutti mentre invece il buon senso all'atto pratico sembra latitare. Allo stesso tempo continuiamo a chiederci: cui prodest?

 

Gentile Presidente Demaria.

il perdurare di questa situazione di stallo e di mancate risposte che si susseguono da mesi frenando il nostro accordo che avrebbe reso possibile l'erogazione di contributi pubblici da parte del MISE ai nostri due rispettivi Eventi di Viareggio e Genova, ci ha obbligato a scrivere al Sottosegretario Scalfarotto informandolo che ogni ipotesi di addivenire ad un'intesa oggi non ha più alcun senso.

Converrai certamente che per Fiera Milano, organizzatrice del Versilia Yachting Rendez-Vous, ma probabilmente anche per la vostra Società controllata l Saloni Nautici, pretendere che il Governo eroghi contributi a questa data non sarebbe né equo né tanto meno serio. Con rammarico dobbiamo prendere atto di tale situazione ed insieme con senso civico e di responsabilità, liberare risorse pubbliche, almeno per l'anno in corso, a favore di altre importanti priorità per il Paese. L'Industria Nautica Italiana in tal senso si dovrà impegnare per promuoversi unicamente con le proprie risorse o se possibile fruire della sensibilità degli Enti Locali, esattamente come sta avvenendo in Toscana e in Versilia .

Dopo tante polemiche non mi soffermo sulle cause di tale risultato oggettivo; ho motivato al Sottosegretario Scalfarotto le nostre determinazioni con un dossier dettagliato di tutto il percorso fatto insieme negli ultimi mesi, mesi lunghi e terribilmente  improduttivi.

Spero che questa triste conclusione aiuti a riflettere su quali siano le mancate opportunità per la nostra Industria. Nautica Italiana, come ho comunicato al MISE, è pronta a riprendere il dialogo per il Palinsesto degli Eventi del 2018, su presupposti più coerenti e costruttivi e speriamo che anche Ucina si adoperi in questo senso

Un Cordiale Saluto

                                                                                                                                                                                                      Lamberto Tacoli

                                                                                                                                                                                                      Presidente di Nautica Italiana

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