Porto di Venezia

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Da Venezia a Genova un no secco al Salone Nautico Internazionale

Servizio

27/08/2020 - 19:38

Saltati tutti i saloni europei ….

Nautico a Genova . Ma scherziamo davvero!

Da Venezia a Genova un no secco al Salone Nautico Internazionale confermato dal presidente della Regione Liguria Toti, dal Sindaco Bucci e, ovviamente, da UCINA e Saloni Nautici. A esprimere la sua contrarietà all’evento è la genovese on. Isabella Susy De Martini , medico di bordo e membro dell’International Propeller Club Port of Venice , associazione mondiale che raggruppa gli imprenditori del cluster del mare e dei trasporti in genere. “L’aumento esponenziale dei contagi Covid19 in questi giorni in Italia, dovuti a casi importati da numerosi Paesi Europei impone une seria riflessione che coinvolge anche il mondo dello Shipping. Da un lato si assiste alla forzata pausa delle Crociere e dall’altro alla cancellazione a scopo di prevenire la diffusione del Virus, dei Saloni Nautici di Cannes, Monaco , Barcellona, Venezia, Brindisi ecc.ecc. . Appare pertanto superficiale e pericolosa la decisione di non annullare il Salone di Genova, in programma ai primi di ottobre e ad oggi confermato. ..Non può sfuggire che in un momento nel quale gli spostamenti negli aeroporti, stazioni e porti sia considerato ad alto rischio contagio, si sottoponga il Paese ad un serio rischio pandemico “ . L’allarme della dottoressa De Martini deve far riflettere chi ovviamente predilige il business alla salute pubblica mentre – secondo altri governatori di Regione – a breve si potrebbe tornare al lockdown interregionale, cioè al divieto di spostamenti tra Regioni . Allora come è pensabile la realizzazione di  un salone nautico internazionale alla luce di una crisi epidemica da alcuni definita peggiore della “febbre spagnola” con milioni di decessi? 

“ Il Propeller Club Port of Venice che tra i suoi associati registra molti imprenditori del settore e  che pure aveva sostenuto con forza la seconda edizione del Salone Nautico all’Arsenale – chiosa il presidente Massimo Bernardo – ha dovuto arrendersi di fronte alla  corretta scelta degli organizzatori che hanno rimandato l’evento veneziano  al 2021. Capiamo bene che il Salone Internazionale di Genova per le sue ricadute economiche e la sua importanza a livello mondiale non è quello di Venezia tuttavia è innegabile che i suoi organizzatori e la politica che li sostiene sono forse ancora in tempo per dare anche al mondo dell’impresa e alla società civile  un bel segnale di etica sociale”.  
 

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