Codice della Nautica

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Confarca sul Nuovo Codice Nautica: Enti locali inadempienti non hanno più alibi

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01/02/2018 - 12:07

“Finalmente il Codice della Nautica è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, e con le nuove regole che demandano la vigilanza sulle attività del settore a Città Metropolitane e Province le amministrazioni locali non avranno più alibi”. È il commento della Confarca, la confederazione che rappresenta le scuole nautiche italiane che ha contribuito alla stesura del nuovo Codice della Nautica che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 29 gennaio.

L’entrata in vigore del provvedimento legislativo è fissato dunque per il prossimo 13 febbraio, e il segretario nazionale della sezione nautica, Adolfo D’Angelo, afferma che tale Legge nazionale metterà la parola fine alla “inefficienza dimostrata sino ad oggi” da enti Provinciali prima e da Città Metropolitane poi. “Alcune di queste istituzioni si sono celate dietro una norma poco specifica per legittimare le loro inadempienze – chiosa D’Angelo -  Pretendiamo adesso dai vari enti locali una tempestiva ed esaustiva risposta a tutte le varie segnalazioni di illeciti che sino ad oggi abbiamo segnalato procedendo con le dovute e previste sanzioni penali, con la chiusura immediata dell’esercizio, e quelle amministrative che prevedono multe da 5000 a 15000€, soprattutto da quegli enti che non sapevano neppure che il 2 novembre 2017 era stata approvata la riforma dal Consiglio dei Ministri”.

Una data storica, quella del 13 febbraio 2018, per le scuole nautiche, che introdurrà in Italia “una normativa che disciplinare nello specifico tutte quelle attività del diporto, che sino ad oggi erano state dimenticate dal legislatore o che, per buchi legislativi, dava spazio ad attività poco chiare se non addirittura illecite”, spiega D’Angelo.

 “Ringraziamo le principali associazioni di categoria (UCINA, ASSONAT-CONFCOMMERCIO, ASSOMARINAS) con le quali ha portato avanti dal 2013 ad oggi un complesso lavoro per giungere al testo attuale, che accoglie le principali richieste di integrazione avanzate da tutto il comparto rappresentato – ricorda D’Angelo - Un’unione inusuale ma efficace delle più rappresentate categorie del settore nautico, che dovrebbe essere presa d’esempio anche in altri settori, che ha contribuito a tempi di record all’approvazione della riforma del Decreto Lgs 18/07/2005 n° 171 relativo alla nautica da diporto che finalmente viene disciplinata in maniera più chiara ed esaudiente”.

Il prossimo passo è dunque l’approvazione dei decreti attuativi ancora mancanti per quanto concerne la questione dell’archivio unico delle patenti nautiche, il registro nazionale d’iscrizione per le unità navali da diporto e l’introduzione dello STeD, la figura professionale dell’Istruttore di vela, le certificazioni mediche per il rilascio e la convalida delle patenti nautiche: “La Confarca già da adesso si impegna a fare pressioni affinché queste attuazioni avvengano in tempi brevi – assicura D’Angelo –  E siamo sicuri che le altre associazioni di categoria ci affiancheranno ancora per raggiungere lo scopo comune”.

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