Motovedette Capitaneria di Porto

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I controlli dopo la denuncia de Le Iene. Una decina i “furbetti” finora pentiti, l’appello di Confarca

Istituzioni

13/10/2017 - 15:55

Patenti nautiche “facili”, scattano le verifiche della Capitaneria:

a Pozzuoli accertati i primi casi

Scattano le verifiche della Guardia Costiera di Pozzuoli per stanare i “furbetti” accusati di aver comprato patenti nautiche senza mai essersi sottoposti agli esami. Nel mirino sono già finiti i primi possessori dei titoli falsi per la guida nautica, alcuni dei quali inchiodati dall’autorità portuale nel momento in cui hanno tentato di rinnovare le patenti irregolari. Ma i casi potrebbero essere addirittura decine e decine, rivela Confarca, che invita chi in possesso di patenti irregolari ad uscire allo scoperto.

Sono già una decina, per ora, gli acquirenti di “patenti facili” che si sono rivolti in poco meno di due settimana alla Confarca, la confederazione delle scuole nautiche e delle autoscuole: i primi "pentiti" di una compravendita illegale avvenuta negli scorsi anni nei distretti di Pozzuoli ed anche di Procida con la compiacenza di impiegati infedeli, a cui quasi certamente ne seguiranno altri che hanno approfittato delle compiacenze e delle maglie larghe dei controlli.

Un giro illecito salito alla ribalta della cronaca nel 2013, grazie ad un servizio mandato in onda dalla trasmissione televisiva Le Iene, in cui venivano denunciate le presunte commistioni tra alcuni dipendenti del Circomare Flegreo ed una scuola guida, per facilitare quest’ultima nella compravendita illecita di patenti nautiche. Il prezzo per un documento falso per la navigazione oscillava tra i 2.500 ed i 3.500 euro.

Al setaccio vengono passate anche le iscrizioni nei registri di almeno dieci anni fa e le pratiche per il rilascio delle patenti: dagli uffici infatti sarebbero stati rilasciati certificati per lo smarrimento di patenti che in realtà non sarebbero mai state conseguite, in modo da ottenere il rilascio di un duplicato iscritto illegalmente nei registri su cui è stata puntata la lente di ingrandimento della Guardia Costiera. Attualmente sono cinque le persone indagate nell’inchiesta avviata dagli organi superiori della Marina Militare.

“Nella maggior parte dei casi i reati sono caduti in prescrizione – afferma il segretario nazionale del settore nautico della Confarca, Adolfo D’Angelo –  Le autorità competenti stanno verificando, in base ai registri, la regolarità delle patenti rilasciate negli scorsi, perché c’è perfino chi è in possesso di patente senza mai essersi sottoposto ad esame”.  L’appello della Confarca è dunque rivolto a chi ha comprato le patenti e rischia di essere denunciato, ma non solo. “Anche quelli che ormai non incorrono più nel rischio di una denuncia devono presentarsi presso le scuole nautiche ed iscriversi ad un corso di formazione – ricorda D’Angelo – Prima o poi, quella patente scadrà e saranno comunque rintracciati dalla Capitaneria. Meglio essere preparati all’esame ed abbandonare qualsiasi altra idea”.

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