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Direttiva Bolkestein: ACO Liguria a Roma per dire "no alle aste"

Istituzioni

13/10/2017 - 20:34

Nella giornata del 15 Marzo si è svolta a Roma, in Piazza Montecitorio, un’importante manifestazione indetta dall’Associazione “DONNEDAMARE” per sensibilizzare, ancora una volta, il Governo sul tema delle concessioni demaniali marittime. Presenti anche i vertici di ACO Liguria, l’Associazione Concessionari Ormeggi, che nel Tigullio unisce quasi tutte le imprese nautiche.

In particolare si è manifestato contro il disegno di legge approvato dal Governo lo scorso 27 gennaio per istituire le evidenze pubbliche delle concessioni demaniali marittime.

Imprenditori arrivati in Piazza Montecitorio con pullman e treni provenienti da tutte le regioni d’Italia – Liguria, Toscana, Romagna, Marche, Abruzzo, Calabria - hanno urlato la loro preoccupazione per il rischio concreto che, come più volte ribadito e documentato, l’applicazione di tale disegno di legge porterà miglia di imprese italiane alla morte a favore di gruppi di multinazionali, cancellando un pezzo di storia italiana come quella delle strutture nautiche e balneari che hanno segnato la vera eccellenza del nostro paese a livello internazionale.

“Della direttiva Bolkestein in questi anni - dice Angelo Siclari Presidente di ACO Liguria - abbiamo detto tutto, ma soprattutto abbiamo appreso tutto. Si è ben capito che nulla ha a che fare con le nostre imprese. Lo hanno ben capito la Spagna e il Portogallo. Ed è questo il punto, a mio avviso. - continua Siclari - Questi due Stati hanno messo in atto quello che è il dovere di ogni Stato, tutelare le proprie imprese sane nel contesto politico Europeo. La stessa Direttiva Europea, che personalmente ritengo strumento di grande importanza nel contesto europeo, lo evidenzia: nel rispetto di libera concorrenza, di libera circolazione rimanda, tuttavia, agli Stati membri la tutela di ciò che per lo stesso rappresenta elemento/i di reddito, di ricchezza, di lavoro, e sotto gli aspetti socio/economici.

La questione - dice Siclari - è, quindi, strettamente politica. In questi anni ci siamo confrontati in convegni, dibattiti, studi giuridici. Le Regioni si continuano a confrontare. Abbiamo fatto di tutto e continueremo a farlo. È il Governo italiano che deve tutelare le proprie imprese, altrimenti a che serve? Questo, proprio nel principio di unitarietà Europea. Spagna e Portogallo lo hanno fatto e Bruxelles non si è ribellata. Sono in Europa, mi sento Europeo ma prima di tutto sono Italiano e mi batterò per difendere le mie eccellenze - dice Siclari.

Desidero ringraziare a nome di ACO Liguria, ancora una volta, le “DONNE DAMARE”, la Presidente Bettina Bolla, Laura, Patrizia, Fulvia e tutte le altre amiche che si battono con grande impegno e grande serietà. Per loro non ci sono parole sufficienti per esprimere gratitudine.

Noi concessionari di posti barca del Golfo del Tigullio saremo a fianco ai nostri amministratori regionali in questa battaglia poiché riteniamo dover tutelare le imprese che hanno fatto la storia della nautica in Liguria garantendo migliaia di posti di lavoro diretto e un importante indotto che ruota intorno ai nostri porti turistici e approdi. Insieme al comparto balneare sono la vera “industria”, da sempre fiore all’occhiello per la nostra Regione la cui eccellenza - conclude Siclari - è riconosciuta anche a livello Int/le. Noi di ACO Liguria ci siamo e ci saremo ed ancora una volta gridiamo “no alle aste”.

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