Il team vincitore del Campionato italiano Este 24. Sopra, le ragazze della tavola a vela sul podio alla Coppa Italia di Ravenna

Il team vincitore del Campionato italiano Este 24. Sopra, le ragazze della tavola a vela sul podio alla Coppa Italia di Ravenna

Il segreto del successo degli atleti del Tognazzi Marine Village

Sport

13/05/2021 - 13:45

Proseguono i successi degli atleti del Tognazzi Marine Village, il club velico con sede al Villaggio Tognazzi che in meno di dieci anni di attività è divenuto un punto di riferimento per lo sport della vela a livello nazionale. E’ di pochi giorni fa la qualifica di Alessandro Cirinei al Campionato del mondo e di Niccolò Pulito al Campionato Europeo della classe Optimist, a cui si va ad aggiungere l’oro di Lorenzo Rossi, che ha confermato il risultato del 2020 vincendo ancora una volta il Campionato Italiano della classe Monotipo Este 24, e il bronzo delle ragazze Carola Colasanto e Irene Amendola alla tappa di Coppa Italia di tavole a vela a Ravenna, terze rispettivamente nella categoria Under 17 e Under 13.

Il circolo, presieduto da Guido Sirolli e diretto da Giorgia Talucci, vanta fra i suoi atleti il pluricampione mondiale della classe Optimist, Marco Gradoni, nominato nel 2019 World Sailor of the Year dalla Federazione internazionale della vela e vincitore del premio Velista dell’Anno FIV, oggi impegnato sul doppio 470 in equipaggio misto con Alessandra Dubbini, atleta delle Fiamme Gialle. Sempre nella classe Optimist, grazie alle indiscusse capacità del tecnico Simone Ricci, ha conquistato l’oro al Campionato Europeo femminile 2019 con Federica Contardi, oltre alle vittorie ai Campionati italiani, Europei e mondiali di team race con i propri atleti. Da qualche anno, il circolo conta anche su un nutrito gruppo di atleti over 40 che si dedicano alla classe RS Aero, una barca di facile gestione ma che trasmette grandi emozioni.

“I risultati dei nostri ragazzi – commenta il direttore sportivo, Giorgia Talucci – sono il frutto di un gran lavoro di squadra all’interno del circolo fra genitori, atleti, istruttori e dirigenti sportivi che con grande impegno portano avanti l’attività sportiva con l’obiettivo di appassionare i giovani alla vela, consentendo loro di frequentare un ambiente sano e a contatto della natura”.

E’ proprio l’approccio con cui si rivolge verso i giovani il vero successo di questa realtà sportiva che opera in un contesto ambientale particolare, fra la duna di Capocotta e l’impianto dello stabilimento balneare Marine Village, dove ogni anno vengono formati centinaia di ragazzi alle discipline del mare: “La nostra Academy è in grado di accogliere giovani dai 4 anni in poi in attività ludico – formative che hanno come finalità primaria quella di avvicinarli al mare, in maniera rispettosa dell’ambiente che li circonda” prosegue Giorgia Talucci, che segue da vicino anche tutti gli aspetti organizzativi dell’Academy Marine Village.

Chi può avvicinarsi agli sport d’acqua?
“Chiunque dai 4 anni in poi, basta avere un minimo di acquaticità per poter iniziare”.

Quali sono le attività che vengono svolte durante i vostri corsi?
“I nostri corsi sono strutturati su una o più settimane e prevedono l’avvicinamento allo sport velico su barche a vela collettive, individuali, sulla tavola a vela o il kitesurf; durante la giornata i nostri allievi possono divertirsi anche con le canoe, lo Stand Up Paddle o il surf da onda. E’ una scuola di mare a 360 gradi che ha fra i suoi obiettivi anche quello di sensibilizzare chi frequenta la struttura al rispetto dell’ambiente”.

Quale è stato l’impatto del Covid-19 sull’attività delle scuole di vela?
“La pandemia ci ha portato a rivedere completamente l’organizzazione dei nostri corsi, per poterci adeguare alle normative anticontagio previste dalla Federazione Italiana Vela e dal CONI. Oggi i corsi si svolgono nella massima sicurezza, c’è una grande voglia di uscire e stare all’aria aperta: il numero di adesioni che abbiamo avuto lo scorso anno e le prenotazioni già registrate per il mese di giugno sono la conferma che c’è una grande voglia di ripartire, di stare all’aria aperta e di praticare un’attività sportiva in maniera sicura e le modalità con cui si svolgono le discipline acquatiche vanno incontro a questa esigenza”.

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